Favorire l’
indipendenza economica delle
donne promuovendo
competenze economiche e una maggiore conoscenza dei
servizi finanziari, a partire dal conto bancario personale quale strumento di pari opportunità, utile per gestire in autonomia il proprio denaro. È con questo obiettivo che
ABI, l’Associazione Bancaria Italiana, e
Federcasse, la Federazione Italiana delle Banche di Credito Cooperativo e Casse Rurali, lanciano l’iniziativa di divulgazione ed educazione finanziaria “
Il mondo bancario per l’autonomia finanziaria ed economica delle donne” nell'ambito del progetto “
Una donna, un lavoro, un conto”, promosso dal Corriere della Sera sul territorio di Milano anche con Assolombarda e Confcommercio e il supporto dei sindacati e le associazioni dei consumatori.
L’
iniziativa, aperta all’adesione di tutto il mondo bancario, si inserisce nel quadro delle strategie di inclusione economica e sostenibilità sociale del settore, con l’obiettivo di rafforzare le competenze finanziarie, assicurative e previdenziali di tutti i cittadini, promuovendo consapevolezza e pari opportunità.
Il Direttore Generale dell’ABI,
Marco Elio Rottigni, ha dichiarato: “Formazione economica finanziaria e inserimento nel mondo del lavoro sono aspetti fondamentali per lo sviluppo di comunità e territori, l’autonomia delle persone e le pari opportunità. È con questa consapevolezza che il mondo bancario è in prima linea per promuovere educazione finanziaria e competenze per la gestione del risparmio quali strumenti di inclusione economica e sociale e di libertà, anche favorendo una crescente conoscenza dei servizi bancari a supporto delle scelte economiche e finanziarie. Il lavoro capillare e costante su questi temi, che oggi si arricchisce di questa importante iniziativa, potrà contribuire ad affrontare fenomeni quale quello dell’esclusione e della violenza economica, puntando a sinergie efficaci tra istituzioni, mondo dell’informazione, rappresentanze di cittadini e lavoratori, terzo settore, banche e imprese".
“L’indipendenza economica è veicolo di autodeterminazione e quindi di libertà. Occorre, in particolare, mobilitare tutte le migliori risorse ed energie, intellettuali e non solo, per favorire la reale inclusione lavorativa e finanziaria delle donne”, sottolinea il Direttore Generale di Federcasse,
Sergio Gatti. “Il conto corrente personale può rappresentare uno strumento utile, è una base di partenza per accedere anche ad altri servizi. Determinante - prosegue Gatti - è continuare a investire sulla cultura, dunque sull’informazione, e su iniziative di supporto e accompagnamento. Lo studio, la formazione, la specializzazione, sono leve fondamentali per inserirsi nel mondo del lavoro, per ottenere una retribuzione equa e per non scivolare in situazioni di marginalità e di subalternità. Il protagonismo sociale ed economico delle donne è interesse delle nostre comunità e del nostro Paese per il quale, come Credito Cooperativo, siamo impegnati a lavorare in rete con le realtà attive dei territori”.