Reddito di Libertà, al via la procedura per la presentazione delle domande

Nella circolare dell'Inps tutte le informazioni utili per richiedere il contributo economico destinato a sostenere le donne vittime di violenza
Pubblicato il 06/03/2025
Ultima modifica il 06/03/2025 alle ore 09:24
Teleborsa
Con la circolare 54 del 5 marzo 2025 l'Inps ha fornito dettagli fondamentali riguardo al Reddito di Libertà, un contributo economico destinato a sostenere le donne vittime di violenza. Questo programma è entrato in vigore il 4 marzo 2025 a seguito della pubblicazione n Gazzetta Ufficiale del decreto della ministra per la Famiglia, la Natalità e le Pari Opportunità, in collaborazione con il ministro del Lavoro e delle Politiche Sociali e il ministro dell'Economia e delle Finanze, che definisce i criteri e la ripartizione delle risorse del "Fondo per il reddito di libertà per le donne vittime di violenza".

Il "Reddito di libertà" è riconosciuto alle donne vittime di violenza che si trovino in condizioni di povertà, con o senza figli, seguite dai centri antiviolenza riconosciuti dalle Regioni e dai servizi sociali. "Si tratta – sottolinea il Dipartimento per le pari opportunità in una nota – di un intervento di particolare importanza, volto a sostenere l'emancipazione economica delle donne che si trovano in situazioni di violenza e che intendono fuoriuscirne".

Le risorse ripartite con il decreto ammontano a 10 milioni di euro per ciascuno degli anni 2024, 2025 e 2026. A questi – si legge nella nota – si aggiungerà, al termine della necessaria istruttoria, un ulteriore milione, strutturale, stanziato dall'ultima legge di bilancio.

Il Reddito di Libertà offre un supporto economico massimo di 500 euro mensili, per un periodo di 12 mesi, alle donne vittime di violenza, con o senza figli, che sono seguite da centri antiviolenza riconosciuti e servizi sociali. Questo contributo è compatibile con altri strumenti di sostegno, come l'assegno di inclusione.

Regime Transitorio –
Il decreto prevede un regime transitorio. Le donne che non hanno ricevuto il contributo a causa di insufficienza di budget possono ripresentare la loro domanda dal 5 marzo al 18 aprile 2025. Le domande devono essere inoltrate tramite i Comuni, che daranno priorità a queste rispetto alle nuove richieste. Le domande non ripresentate decadono in via definitiva. Dopo la ripresentazione, i Comuni forniranno una copia della domanda, indicando il numero originale e la data di trasmissione.

Domande a Regime –
Dopo il periodo transitorio, a partire dal 18 aprile 2025 e fino al 31 dicembre 2025, tutte le donne in possesso dei requisiti previsti dal decreto, comprese coloro che non hanno ripresentato la domanda entro il periodo transitorio di 45 giorni, possono presentare domanda. utilizzando il modulo “SR208” disponibile nella sezione “Moduli” del sito istituzionale dell'Inps.