Wall Street continua la seduta con un guadagno frazionale sul
Dow Jones dello 0,46%; sulla stessa linea, piccolo scatto in avanti per l'
S&P-500, che arriva a 5.795 punti.
Sulla parità il
Nasdaq 100 (+0,15%); guadagni frazionali per l'
S&P 100 (+0,32%).
Apprezzabile rialzo nell'S&P 500 per i comparti
materiali (+1,96%),
beni industriali (+0,90%) e
sanitario (+0,68%). Il settore
energia, con il suo -1,60%, si attesta come peggiore del mercato.
Il segretario al Commercio degli Stati Uniti,
Howard Lutnick, ha dichiarato che in giornata potrebbe essere annunciate alcune
esenzioni sui nuovi dazi imposti dall'amministrazione Trump per le importazioni di beni da
Canada e
Messico. In un'intervista a Fox Business, Lutnick ha comunque escluso che ci sarà una revoca totale dei dazi, ipotizzando più una soluzione intermedia dato lo spirito di collaborazione mostrato dai due Paesi.
La possibilità di una revisione dei dazi è stata accolta con favore dai
costruttori automobilistici americani. Nel premarker le azioni
Ford e
Tesla sono salite dell'1,5% mentre
General Motors ha guadagnato il 3,9%.
Sul
fronte macroeconomico, sotto le attese l'andamento dei
nuovi posti di lavoro nel
settore privato statunitense a febbraio 2025. Gli occupati del settore privato hanno registrato infatti un aumento di 77 mila posti di lavoro, dopo i 186 mila del mese precedente (dato rivisto da un preliminare di 183 mila). Le attese dagli analisti indicavano un aumento di 141 mila unità. "L'incertezza politica e un rallentamento della spesa dei consumatori potrebbero aver portato a licenziamenti o a un rallentamento delle assunzioni il mese scorso - ha affermato Nela Richardson, chief economist di ADP - I nostri dati, combinati con altri indicatori recenti, suggeriscono un'esitazione nelle assunzioni tra i datori di lavoro mentre valutano il clima economico futuro".
In forte aumento invece le
domande di mutuo negli Stati Uniti. Nella settimana al 28 febbraio 2025, l'indice che misura il volume delle domande di mutuo ipotecario registra un incremento del 20,4%, dopo il decremento dell'1,2% della settimana precedente. L'indice relativo alle richieste di rifinanziamento è aumentato del 37%, mentre quello relativo alle nuove domande è salito dello 0,1%.