Cybersecurity: in Italia il 10% degli attacchi mondiali. In ambito governativo-militare +600%

I dati del Rapporto Clusit: azioni politiche hacktivism superano cybercrime
Pubblicato il 05/11/2025
Ultima modifica il 05/11/2025 alle ore 18:55
Teleborsa
Nel primo semestre del 2025 si è verificato in Italia il 10,2% dei cyber attacchi a livello mondiale contro il 9,9% del 2024, confermando una escalation dal 3,4% del 2021. L'ambito governativo-militare è il più colpito (38% del totale), con una crescita del 600% su anno. È quanto emerge dall'ultimo rapporto Clusit, l'Associazione Italiana per la Sicurezza Informatica. Secondo i ricercatori nel nostro paese l'hacktivism, azioni dimostrative di matrice politica o sociale "probabilmente sabotatori coordinati da strutture governative russe" si attesta al 54%, superando il tradizionale cybercrime (46%) finalizzato al furto di dati o denaro.

"In proporzione al dato globale la percentuale di incidenti realizzati verso l'Italia risulta anomala sia rispetto alla dimensione della popolazione che a quella del Pil nazionale, il che rappresenta uno svantaggio competitivo per il Paese", afferma Luca Bechelli, del Comitato Direttivo Clusit.

Secondo il rapporto Clusit in Italia al secondo posto degli ambiti più colpiti dagli attacchi cyber, ci sono i trasporti-logistica (17% del totale) che hanno realizzato in sei mesi oltre una volta e mezzo il numero degli incidenti di tutto il 2024. "Sembrano riconducibili alla volontà degli attaccanti di mettere in crisi interi comparti dipendenti dalle filiere dei fornitori limitando la capacità di garantire approvvigionamento e distribuzione – spiega Becchelli –. Anche in questo caso c'è un aumento degli attacchi di matrice attivista tramite tecniche Ddos", quelle che mettono ko un sistema.

Nel settore manifatturiero è avvenuto il 13% degli incidenti nel primo semestre dell'anno, in Italia c'è una quota più significativa di incidenti rispetto al resto del mondo (8%); il commercio al dettaglio-ingrosso si è attesta nel semestre su un numero di eventi pari al 70% dei 12 mesi precedenti.

A confronto con i dati del 2024, si segnala una diminuzione degli incidenti nel settore della Sanità.

A livello mondiale, secondo il Clusit, nei primi sei mesi del 2025 sono stati 2.755 gli incidenti cyber rilevati nel mondo, in crescita del 36% rispetto al secondo semestre del 2024. Ogni giorno in media ci sono 15 incidenti gravi, contro i 9 dell'ultimo semestre 2024. In crescita anche la gravità degli incidenti: l'impatto medio stimato a livello globale è stato "critico" o "elevato" nell'82% dei casi, nel 2020 si assestava al 50%. Un quarto degli incidenti registrati nel campione di Clusit nel primo semestre 2025 è stato causato da malware.

"La difficoltà crescente nel difendersi porta a un aumento significativo dei rischi e, se questa tendenza dovesse consolidarsi, il problema rischia di espandersi coinvolgendo tutto il sistema organizzativo, industriale e sociale", commenta Anna Vaccarelli, presidente di Clusit.