Assoreti, la raccolta dei primi nove mesi raggiunge 41,5 miliardi

Crescita a doppia cifra (+19,5%)
Pubblicato il 31/10/2025
Ultima modifica il 31/10/2025 alle ore 12:37
Teleborsa
Nei primi nove mesi del 2025, le Reti di consulenza realizzano una raccolta netta complessiva pari a 41,5 miliardi di euro; il bilancio risulta quindi in crescita nel confronto con il medesimo periodo dell’anno precedente (+19,5% a/a) ma anche del 2021 (+1,5%), ad oggi anno record di raccolta.

La crescita su base annua è trainata dalle risorse nette investite in soluzioni del risparmio gestito; queste raggiungono i 26,3 miliardi con una crescita del 71,9% a/a. Diversamente la componente amministrata, con flussi netti positivi per 15,2 miliardi, segna una contrazione del 21,8% a/a, con il coinvolgimento sia della parte finanziaria sia della liquidità presente su conti correnti e depositi.

Nel solo mese di settembre, i volumi di raccolta raggiungono i 3,7 miliardi di euro, un risultato sostanzialmente allineato a quanto realizzato nel mese precedente (+0,7%) ed in crescita del 21,7% nel confronto con il medesimo mese del 2024.

La raccolta netta mensile associata al servizio di consulenza con fee raggiunge i 962 milioni di euro; il bilancio da inizio anno segna quindi una crescita del 9,9% a/a con 11,1 miliardi di euro.

Nei primi nove mesi il numero di clienti, seguiti dalle Reti di consulenza aumenta di 181 mila unità e supera i 5,360 milioni.

"Il bilancio dei primi nove mesi dell’anno evidenzia un andamento molto positivo. Le Reti hanno saputo accompagnare i propri clienti verso una crescente consapevolezza: investire in modo attivo e informato significa proteggere e valorizzare i propri risparmi, mentre restare fermi comporta una perdita certa di potere d’acquisto", dichiara Marco Tofanelli, Segretario Generale dell’Associazione.

Risparmio gestito
Da inizio anno, l’attività di distribuzione diretta di quote di fondi comuni di investimento si traduce in volumi di raccolta netta in crescita (+78,1% a/a) e pari a 14,2 miliardi di euro. Le scelte di investimento privilegiano i fondi obbligazionari (9,6 miliardi), seguiti dai prodotti
flessibili (2,8 miliardi).

Nel solo mese di settembre la raccolta netta in Oicr è pari a circa 833 milioni.

I versamenti netti realizzati da gennaio sul comparto assicurativo/previdenziale risultano più che raddoppiati (+113,6% a/a) e pari a 8,3 miliardi di euro; si conferma la preferenza per le unit linked, con premi netti per 4 miliardi di euro, così come si consolida la crescita delle
risorse nette confluite sulle polizze vita tradizionali, pari a circa 2,2 miliardi.

A settembre la raccolta mensile in prodotti assicurativi/previdenziali si attesta a 459 milioni. Nei primi nove mesi dell’anno la raccolta netta in gestioni patrimoniali individuali sale a 3,9 miliardi di euro (+11,3% a/a) con una minima preferenza per l’investimento in gestioni patrimoniali mobiliari (2 miliardi). Nell’ultimo mese, i flussi netti di risorse ammontano a 257 milioni.

Da inizio anno, quindi, il contributo complessivo delle Reti all’industria degli Oicr aperti, attraverso la distribuzione diretta e indiretta di quote, è positivo per 21,5 miliardi di euro e consente all’intero sistema fondi di chiudere con un bilancio positivo di 12,3 miliardi. Nel
solo mese di settembre l’apporto delle Reti risulta pari a 1,3 miliardi a fronte di un dato complessivo di sistema negativo per 804 milioni.

Risparmio amministrato

Da gennaio le risorse nette investite in strumenti finanziari amministrati risultano pari a 14,5 miliardi di euro; la flessione riscontrata (-17,4% a/a) è attribuibile alla minore raccolta netta realizzata sui titoli, pubblici e corporate, a reddito fisso (8,2 miliardi).

Si conferma, invece, il crescente interesse nei confronti degli exchange traded product, e in particolare degli etf, sui quali gli investimenti netti complessivi raggiungono i 4,1 miliardi di euro (+72,3% a/a). Nei primi nove mesi dell’anno le movimentazioni realizzate su conti correnti e depositi segnano la prevalenza delle entrate per 699 milioni di euro.

Nel mese di settembre la raccolta in strumenti finanziari è negativa per 686 milioni di euro; le risorse nette disinvestite da titoli di Stato e da obbligazioni corporate, nel complesso pari a 1,4 miliardi, contribuiscono ad alimentare il flusso di liquidità mensile (2,8 miliardi).