Trump: "Gli Usa inizieranno a testare le armi nucleari"

Pubblicato il 30/10/2025
Ultima modifica il 30/10/2025 alle ore 20:03
Teleborsa
"Ho dato istruzioni al dipartimento della Guerra di iniziare a testare le nostre armi nucleari. Questo processo inizierà immediatamente". È quanto ha annunciato il presidente degli Stati Uniti Donald Trump su Truth riaccendendo la sfida dei test nucleari con Russia e Cina.

"Gli Stati Uniti – ha detto Trump – possiedono più armi nucleari di qualsiasi altro Paese. Questo obiettivo è stato raggiunto, incluso un completo ammodernamento e rinnovamento delle armi esistenti, durante il mio primo mandato. A causa dell'enorme potere distruttivo, odiavo farlo, ma non avevo scelta! La Russia è seconda e la Cina è terza, a distanza ma sarà come noi entro 5 anni. Visti i test di altri Paesi, ho incaricato il dipartimento della Guerra di iniziare a testare le nostre armi nucleari su base paritaria. Questo processo inizierà immediatamente".

Il portavoce del Cremlino, Dmitry Peskov, ha detto di non ritenere che l'annuncio della ripresa dei test nucleari da parte di Trump inneschi una nuova corsa agli armamenti. "In fin dei conti no" ha commentato Peskov, citato dall'agenzia Ria Novosti, aggiungendo che Mosca non è stata informata da Washington sulla ripresa dei test, e che si riserva di agire "in base alla situazione".

Il ritorno dei test sulle armi nucleari negli Stati Uniti, annunciato da Trump, apre una nuova fase a ottant'anni dall'esplosione della bomba di Hiroshima e fa vacillare il Trattato per la messa al bando completa degli esperimenti, firmato da Clinton nel 1996 ma mai approvato dal Senato Usa. Il Trattato Ctbt (Comprehensive nuclear-test-ban treaty) è stato adottato dall'assemblea generale delle Nazioni unite nel 1996. Non è mai entrato in vigore perché non è stato ratificato da 9 Paesi, tra cui gli Stati Uniti, e la Russia ha ritirato la propria adesione nel 2023. È stato tuttavia rispettato da Washington e ha funzionato, almeno in parte, come deterrente internazionale. Il Ctbt vieta tutte le esplosioni di prova nucleari, sia a scopo militare sia a scopo civile, e prevede un sistema di monitoraggio di cui si occupa un segretariato tecnico provvisorio che ha sede a Vienna e conta 300 dipendenti da 93 Paesi.

L'ultimo test degli Stati Uniti risale al 23 settembre 1992, in Nevada, ed è stato il numero 1054 dall'inizio degli esperimenti, avviati nel 1945. Nonostante il rafforzamento dei loro arsenali, Cina e Russia finora sembrano aver rispettato il divieto di test previsto dal Ctbt: l'ultimo esperimento di Pechino risalirebbe al 1996 e quello di Mosca al 1990, ancora prima della caduta dell'Unione Sovietica. I casi più recenti riguarderebbero, invece, non le testate nucleari in sé ma i sistemi di lancio.