La
lettera dei presidenti della cosiddetta "
maggioranza Ursula" contro i
tagli alla Politica agricola comune e il suo accorpamento in un fondo unico va nella direzione delle
nostre mobilitazioni messe in campo a Bruxelles e in tutta Italia contro un
progetto scellerato che segnerebbe la fine dell’agricoltura europea,
aumentando importazioni e rischi per consumatori e agricoltori. E’ quanto
afferma la Coldiretti nel commentare l’iniziativa dei presidenti dei
quattro gruppi politici della cosiddetta "maggioranza Ursula" al Parlamento europeo (Ppe, S&D, e i liberali di Renew, con l'appoggio esterno dei Verdi) che hanno indirizzato una missiva alla presidente della Commissione von der Leyen contestando la proposta della Commissione sul nuovo Quadro di bilancio comunitario pluriennale 2028-2034 (Qfp).
Un’iniziativa che testimonia come il "piano Ursula"
non trovi più sponde neppure all’interno della sua stessa maggioranza, essendo ormai più che evidenti i rischi da mesi denunciati dalla Coldiretti sugli effetti dei tagli alla Pac, che porterebbero le risorse per l’Italia a 31 miliardi, con un calo netto del 22% rispetto alla passata programmazione.
In tutto 8,7 miliardi di euro in meno, pari a 1,2 miliardi all’anno.La
riduzione degli investimenti in agricoltura avrà un impatto anche sulla salute dei cittadini, poiché il calo della produzione agricola
Made in Europe costringerà ad aumentare le importazioni dagli altri Paesi, dove non vengono rispettate le stesse regole in fatto di sicurezza alimentare e sostenibilità, oltre che di rispetto dei diritti dei lavoratori.
Mentre
le altre potenze mondiali incrementano gli investimenti a sostegno delle proprie agricolture – conclude Coldiretti -, l’
Unione Europea continua a perseguire una politica economica e produttiva inefficace, che sta causando la chiusura di interi settori agricoli europei e favorendo invece paesi come la Cina.