Intel di nuovo in pista. La trimestrale batte le attese e torna in utile

Pubblicato il 24/10/2025
Ultima modifica il 24/10/2025 alle ore 08:26
Teleborsa
Intel ha annunciato risuoltati oltre le attese, grazie al drastico piano di riduzione dei costi messo a punto dal Ceo Lip-Bu Tan, che sta tentando di rilanciare la big dei chip nel settore dell'intelligenza artificiale, effettuando ingenti investimenti e favorendo l'ingresso nel capitale di grandi investitori internazionali. Nel capitale di Intel sono infatti entrati di recente colossi del calibro di Nvidia e della giapponese Softbank, oltre ad un inedito investimento del governo americano che ha rilevato una quota del 10%.

Intel, che aveva perso quote di mercato nel settore dei chip tradizionali a favore di AMD ed era rimasta indietro nel settore dei chip per l'intelligenza artificiale a favore di Nvidia, ha visto le sue azioni recuperare il 90% delle loro valore quest'anno, dopo aver perso l'anno scorso il 60%. Ora, i risultati migliori delle attese hanno spinto il titolo in rialzo del 7% ieri sera nella sessione n after hourts del mercato USA.

Nel terzo trimestre, Intel ha riportato ricavi per 13,7 miliardi di dollari, superando le stime degli analisti che indicavano ricavi per 13,15 miliardi e rispetto ai 13,28 miliardi di un anno fa.

Il margine lordo è salito al 40%, quattro punti sopra la guidance di luglio, superando le stime del 35,7%. L'azienda chiuderà l'anno con una forza lavoro inferiore di oltre un quinto rispetto all'anno scorso, per effetto del piano di riduzione dei costi targato Tan.

La società è anche tornata in utile, annunciando un risultato netto di di 4,1 miliardi di dollari ed un EPS adjusted di 23 cent, battendo le aspettative degli analisti, che stimavano un EPS di appena 1 cent. Lo scorso anno si era registrata una perdita per azione di 46 cent, la prima dal 1986.

Quanto all'outlook per il trimestre in corso, Intel prevede un fatturato compreso tra 12,8 e 13,8 miliardi di dollari, con un valore medio di 13,3 miliardi di dollari, rispetto alla stima media degli analisti di 13,37 miliardi di dollari. Le spese in conto capitale sono state indicate dal Cfo Savid Zinsner in circa 27 miliardi di dollari nel 2025, contro i 17 miliardi di dollari del 2024.