Eni ha chiuso il
terzo trimestre 2025 con risultati solidi e una crescita della generazione di cassa, sostenuta dall’aumento della produzione e dall’efficienza operativa. L’
utile netto adjusted si è attestato a
1,2 miliardi di euro, mentre l’EBIT proforma adjusted ha raggiunto 3 miliardi, in un contesto caratterizzato da prezzi dell’energia più deboli e da un euro in apprezzamento rispetto al dollaro.
La
produzione complessiva di
idrocarburi è aumentata del 6% su base annua e del 5% rispetto al trimestre precedente, raggiungendo
1,76 milioni di barili equivalenti al giorno. Il risultato riflette l’avvio di nuovi progetti oil&gas, la continuità operativa e l’efficienza nella gestione delle attività di manutenzione.
"I risultati del terzo trimestre sono eccellenti e tutte le principali variabili operative, economiche e finanziarie hanno superato le aspettative – ha commentato l'amministratore delegato,
Claudio Descalzi –. La produzione di 1,76 milioni barili/giorno è in forte crescita (+6% rispetto allo scorso anno) e ci consente di alzare la guidance annuale sino a 1,72 milioni barili/giorno, confermando il trend di accelerazione destinato a proseguire nei prossimi mesi grazie ai nuovi campi in sviluppo in Congo, EAU, Qatar e Libia, e all’avvio della combinazione di business in Indonesia e Malesia che costituirà uno dei principali player sul mercato del GNL nel continente asiatico".
Il
flusso di cassa operativo adjusted è aumentato del 14% a
3,3 miliardi di euro, superando ampiamente gli investimenti per 2 miliardi. L’
indebitamento netto è sceso a 9,9 miliardi, con un rapporto di leva contabile del 19% (12% su base proforma).
Descalzi ha poi sottolineato che va avanti anche l’esecuzione della
strategia di transizione. "Il piano di potenziamento dell'hub di Sannazzaro e di conversione di Priolo segnano nuovi progetti di sviluppo della
bioraffinazione e contribuiscono al piano di trasformazione del nostro downstream; allo stesso tempo
Plenitude ha raggiunto i 4,8 GW di capacità installata di
generazione rinnovabile, in linea con l’incremento che traguarda i 5,5 GW entro fine anno – ha spiegato –. Inoltre, è stata avviata la partnership con GIP destinata a massimizzare il potenziale di crescita delle attività di
CCUS del nostro portafoglio".
Alla luce dei progressi strategici e della solida generazione di cassa, Eni ha rivisto al rialzo il programma di
riacquisto di azioni proprie per il 2025, portandolo a
1,8 miliardi di euro, in aumento del 20% rispetto alla precedente previsione. Confermato anche l’incremento del
dividendo del 5%, a 1,05 euro per azione; la seconda tranche, pari a 0,26 euro, sarà corrisposta il 26 novembre. Per l’
intero esercizio, la società prevede un flusso di cassa operativo di 12 miliardi di euro.