Nel terzo trimestre
Kering ha sorpreso positivamente le attese, mentre
Hermès ha consolidato la crescita a doppia cifra, in linea con le previsioni.
Nella sua analisi
Barclays ha sottolineato che Kering ha registrato
ricavi per
3,4 miliardi di euro, in calo del 5% a cambi costanti, ma 3% sopra il consenso (-9%). Tutti i marchi hanno battuto le attese, con
Saint Laurent e le "
Other Houses" in progresso rispettivamente del 4% e 6% rispetto alle stime. Il marchio principale
Gucci ha visto un calo del 14% a cambi costanti, meno marcato del previsto (-16%), sostenuto dalla buona performance in Nord America e Europa occidentale, dove le vendite retail sono scese rispettivamente del 13% e 3%.
Il gruppo ha segnalato che le tendenze di inizio
quarto trimestre restano in linea con il Q3, mantenendo invariata la
guidance: Opex in calo di una cifra medio-alta nella seconda metà dell’anno, margine EBIT in flessione su base annua ma in miglioramento rispetto al primo semestre.
Sulla
conference call, Barclays ha evidenziato che il nuovo Ceo
Luca De Meo — atteso a presentare un piano strategico nella primavera 2026 — punta a rilanciare la crescita del fatturato, ottimizzare i costi e ridurre la dipendenza dai consumatori aspirazionali. Parte dei 4 miliardi di euro incassati dalla cessione della divisione beauty a
L’Oréal sarà destinata a nuovi investimenti e al riacquisto di obbligazioni.
Per quanto riguarda
Hermès, invece, gli analisti hanno sottolineato che i
ricavi per 3,9 miliardi di euro, in aumento del 10% a cambi costanti, sono stati perfettamente in linea con il consenso Bloomberg e Barclays (+9%). La crescita è stata a doppia cifra in quasi tutte le aree geografiche, tranne l’Asia Pacifico (+6%). Le
Pelletterie restano il motore principale (+13%), mentre il segmento
Profumi & Bellezza è sceso del 7% su basi di confronto impegnative.
Il gruppo ha confermato l’obiettivo di crescita ambiziosa a medio termine, nonostante le incertezze macroeconomiche e geopolitiche.