Salvini: “No all’aumento della cedolare secca. Tutti possono piangere, tranne le banche italiane”

Pubblicato il 20/10/2025
Ultima modifica il 20/10/2025 alle ore 20:01
Teleborsa
Il vicepremier e ministro delle Infrastrutture e dei Trasporti, Matteo Salvini, è intervenuto oggi a Milano al Forum dei Giovani di Confcommercio, affrontando alcuni dei principali temi economici legati alla prossima manovra di bilancio.

Sul fronte fiscale, Salvini ha espresso contrarietà all’aumento della cedolare secca sugli affitti brevi, definendolo "non un modo buono per aiutare la domanda interna e l’iniziativa privata". Tuttavia, ha ricordato che "la manovra dovrà ora passare all’esame del Parlamento, che è la sede deputata per discuterla e migliorarla".

Il ministro ha poi lanciato un duro messaggio al sistema bancario: "Le banche devono pagare 5 miliardi e, se si lamentano, saranno 6 o 7, perché è una roba che non si può sentire. Tutti possono piangere, tranne le banche italiane". Salvini ha sottolineato che "gli istituti di credito stanno facendo utili da decine di miliardi: se a fine anno si stimano profitti complessivi per 50 miliardi, un piccolo contributo per sostenere i consumi interni e il reddito di famiglie e imprese mi sembra doveroso".

Infine, il leader della Lega ha rivendicato i risultati ottenuti sulla pace fiscale, definendola "una delle cose di cui sono più soddisfatto". "Dopo tre anni di lavoro – ha spiegato – la rottamazione delle cartelle esattoriali dal 2000 al 2023, con nove anni di rate senza sanzioni, è una misura giusta, dovuta e attesa, che aiuta il lavoro privato e non i furbetti, come qualcuno ha scritto".

Salvini ha poi ricordato le difficoltà attraversate negli ultimi anni: "Siamo passati dal Covid, alle guerre, al caro bollette. Tenere aperto uno studio professionale, un negozio o un albergo in questi 5, 6, 7 anni devastanti è stato qualcosa di eroico".