A Certaldo, nel cuore della Valdelsa, il Palazzo Pretorio – antica sede del Vicariato fiorentino, dove per secoli si è amministrata la giustizia – riapre al contemporaneo con
Fiammetta, la nuova personale di
Valentina Palazzari, a cura di
Davide Sarchioni, in programma
fino al 26 gennaio 2026. L’esposizione, promossa dal
Comune di Certaldo e organizzata da Exponent nell’ambito della rassegna
CertaldoArte25, segna la conclusione del ciclo di eventi che quest’anno ha celebrato il
650° anniversario della morte di Giovanni Boccaccio, chiudendo idealmente un anno dedicato al dialogo tra storia, letteratura e arte contemporanea.
La mostra si inserisce nel progetto di
valorizzazione del patrimonio architettonico e culturale di Certaldo attraverso l’arte contemporanea: un percorso che mira a rileggere gli spazi storici trovandone nuove funzioni nel tessuto sociale e cittadino. In Fiammetta, le opere di Palazzari non si limitano a occupare le sale del palazzo, ma ne riattivano la memoria, facendone un organismo vivo che interroga la collettività e restituisce al luogo il suo ruolo originario di
spazio pubblico, di incontro e di riflessione civile.
"Fiammetta è una mostra che si attraversa come il letto di un fiume – spiega Palazzari – e il mio dialogo con lo spazio non è partecipativo ma osservativo: dobbiamo guardarci e comprendere dove siamo oggi".
Nel luogo che per oltre sei secoli fu
emblema del potere civile e giudiziario della Repubblica di Firenze, Fiammetta diventa una
riflessione visiva sulle forme del potere di ieri e di oggi. Un percorso che attraversa le sale affrescate del palazzo – un tempo dimora dei Vicari – e si trasforma in un itinerario denso di suggestioni, dove i segni della storia si intrecciano con quelli della materia e della memoria. Le opere di Palazzari, concepite come
interventi site-specific, animano il Palazzo Pretorio con una partitura di gesti plastici e poetici, in cui corpo e spazio, tempo e materia si fondono in un equilibrio fragile e potente.
Il titolo, Fiammetta, richiama la
musa terrena e passionale di Boccaccio, simbolo di un’umanità concreta, di una piccola fiamma che arde e resiste, che trasforma e lascia tracce. Allo stesso modo, Palazzari costruisce un dialogo con il palazzo medievale, unendo materiali industriali – ferro, cavi elettrici, lamiere, plastiche – e oggetti del quotidiano – sedie, libri, pagine, monete – in un intreccio di forza e vulnerabilità, di memoria e metamorfosi.
L’artista, nata a Terni nel 1975, approfondisce nella sua ricerca i concetti di
memoria, spazio e tempo per rivelare una realtà transitoria e in continuo mutamento. Si muove liberamente tra scultura, pittura, installazione e video, realizzando grandi opere concepite per specifici contesti con cui instaura un dialogo diretto, fondato sulle qualità fisiche ed estetiche dei materiali utilizzati. Nei suoi lavori ricorrono cavi elettrici, plastiche da cantiere, reti elettrosaldate, materiali organici e processi naturali di ossidazione e decomposizione, elementi che l’artista osserva e stimola per esplorare il rapporto tra trasformazione e tempo.
Nel percorso espositivo di Fiammetta, il visitatore attraversa un
fluire di immagini e materiali che si fanno metafore del potere e della conoscenza. Dalle tele intrise di ruggine ai blocchi di travertino che schiacciano frammenti di pagine, dalle sedie in equilibrio su pile di libri ai pali metallici costellati di monete, ogni sala apre una riflessione sulla fragilità dei sistemi e sulla responsabilità dell’individuo nel tempo presente. Il Palazzo Pretorio si trasforma così da contenitore storico a parte integrante dell’opera, in un continuo scambio di senso tra passato e contemporaneo.
"Nell’attraversare le sale della mostra – aggiunge l’artista – desidererei che il pubblico accogliesse ciò che vede come un pensiero che prende forma, piuttosto di scomporlo in simboli o significati. Desidero sottrarmi a quello che mi viene facile, ascoltare lo spazio esterno a me partendo da dove poggio i piedi per estendermi fino all’infinito che riesco ad immaginare. In fondo basta aggiungere +1 ad ogni pensiero. Desidero insomma spingere più lontano la mia relazione con lo spazio".
Il progetto è realizzato con il
patrocinio del Consiglio Regionale della Regione Toscana, organizzato da
Exponent in collaborazione con la galleria
Sprovieri di Londra e con
TerraMedia APS, e si accompagna a un catalogo edito da
Silvana Editoriale con testi in italiano e inglese e un’ampia documentazione fotografica.
(Foto: foto di Giorgio Benni )