Eni annuncia l’avvio dell’
iter autorizzativo per la
Valutazione di Impatto Ambientale per la trasformazione del
sito industriale di Priolo, in Sicilia. Nei giorni scorsi il Ministero dell’Ambiente e della Sicurezza Energetica ha infatti rilasciato la procedibilità dell’istanza per la realizzazione di una bioraffineria e di un impianto di riciclo chimico delle plastiche con
tecnologia Hoop di
Versalis.
Il progetto prevede l’utilizzo dell’area attualmente occupata dall'
impianto etilene di Versalis, che sarà gradualmente smantellato, e di un’area limitrofa attualmente occupata da strutture di servizio allo stabilimento. La nuova bioraffineria avrà una capacità produttiva di
500mila tonnellate/anno e sarà alimentata prevalentemente da residui e scarti di origine vegetale, grassi animali e oli vegetali. Verranno costruiti, oltre all’impianto Ecofining™, una unità per il pretrattamento delle biomasse e un impianto per la produzione di idrogeno.
La bioraffineria a Priolo sarà la seconda in Sicilia, dopo quella a Gela attiva dal 2019, e produrrà con la massima flessibilità
biocarburanti HVO diesel per il trasporto stradale, marino e ferroviario e
SAF-biojet per il settore aereo; il termine dei lavori è previsto entro la fine del 2028.
L’impianto Versalis Hoop verrà sviluppato sulla base della tecnologia proprietaria della società chimica di Eni per il cosiddetto '
riciclo chimico', tramite pirolisi di rifiuti in plastica mista da imballaggio. Avrà una capacità produttiva di 40mila tonnellate/anno e una produzione stimata di circa 32.000 tonnellate/anno di olio da pirolisi. Nel giugno scorso è stato avviato nello stabilimento Versalis di Mantova l’impianto demo di Hoop, e quello di Priolo sarà il
primo di taglia industriale. Grazie a questa tecnologia, complementare al riciclo meccanico, si possono trasformare i rifiuti in plastica mista in materia prima con la quale si possono realizzare nuovi prodotti plastici idonei a ogni applicazione, comprese quelle per il contatto con gli alimenti e per l’imballaggio farmaceutico.
Hoop ha origine da un
progetto congiunto con la società italiana di ingegneria
S.R.S. (Servizi di Ricerche e Sviluppo) che ha consentito lo sviluppo di questa tecnologia innovativa che raggiunge i massimi livelli di resa nel recupero di materia e un’alta flessibilità rispetto alla carica alimentata, anche grazie alla combinazione di un reattore di pirolisi ad elevate performance termiche e delle competenze raggiunte nella misurazione delle proprietà dei polimeri e di ottimizzazione dei processi di produzione attraverso sistemi di Intelligenza Artificiale.