Bankitalia: evasione fiscale in calo, 25 miliardi in meno dal 2017

Pubblicato il 24/09/2025
Ultima modifica il 24/09/2025 alle ore 13:23
Teleborsa
Negli ultimi anni si è registrata nel complesso una riduzione dell’evasione fiscale, sia in valore assoluto sia in termini percentuali. Essa era infatti 97 miliardi nel 2017 e ha subito una contrazione nell’ordine di 25 miliardi. Anche in termini relativi, la propensione all’evasione è scesa di quasi 6 punti percentuali, dal 21 per cento del 2017.

Lo ha detto Giacomo Ricotti, capo del servizio fiscale di Bankitalia, in audizione in merito all'indagine conoscitiva sulle misure di contrasto all'evasione fiscale Il miglioramento rilevato è stato determinato anche dal potenziamento del SIF ottenuto con misure come la fatturazione elettronica e la trasmissione telematica dei corrispettivi.

Complessivamente, la riduzione dell’evasione ha riguardato quasi tutte le componenti che rientrano nella stima del tax gap. Il contributo più rilevante è riconducibile all’IVA, con una riduzione del VAT gap della metà dal 2017 al 2021.

Tale risultato - spiega ancora Ricotti - è presumibilmente dovuto a una serie di provvedimenti varati negli ultimi anni: oltre all’introduzione dello split payment nel 2015, alcune misure hanno rafforzato la tracciabilità delle operazioni, come la fatturazione elettronica nel 2019 e la trasmissione telematica dei corrispettivi, determinando un potenziamento del sistema informativo.

Al calo dell’evasione IVA hanno contribuito, in particolare nel biennio 2020-2021, anche fattori specifici legati alla pandemia e all’aumento di acquisti sul web. Un altro significativo miglioramento ha riguardato l’Ires, che ha registrato dal 2017 una contrazione della propensione all’evasione di 4,8 punti percentuali.