Il
settore del lusso ha registrato un rally nelle ultime sei settimane, trainato dal miglioramento del sentiment sull'andamento dei ricavi del terzo trimestre del 2025, che ha portato a una pausa nel ciclo di downgrade. Lo fa notare
Bank of America (BofA) in una ricerca sul tema, evidenziando che il settore ora viene scambiato a un P/E di 24x, a un 6% di distanza dal limite storico, il che suggerisce che saranno
necessari degli upgrade, altrimenti il ??settore perderà almeno in parte il recente andamento.
BofA ritiene che i
fondamentali siano rimasti pressoché invariati. Gran parte del recente miglioramento dei trend è dovuto alla comparazione, fatta eccezione per gli Stati Uniti, che presentano un andamento più ampio. Il consenso prevede una crescita dell'EPS del 16% nel 2026, che probabilmente si rivelerà eccessiva (BofA è dell'8% al di sotto del consenso l'anno prossimo), e BofA ritiene che il rischio possa ancora essere al ribasso rispetto alle proprie stime, dato che richiede una (incerta) ripresa dei volumi.
Con il report ha
declassato Prada a Neutral (da Buy) con un prezzo obiettivo di 51 HKD da 56 (potenziale di rialzo del 9%) nonostante il -22% del titolo da inizio anno. Il downgrade è arrivato per 3 motivi principali: la
normalizzazione di Miu Miu sta avvenendo a un ritmo leggermente più rapido del previsto, poiché la crescita organica di Miu Miu ha iniziato a essere rivista al ribasso a fronte di un andamento più difficile degli stack pluriennali; la performance del marchio Prada ha rispecchiato abbastanza fedelmente i trend del settore negli ultimi anni. Tuttavia, nel secondo trimestre del 2025 il marchio Prada ha registrato una performance leggermente inferiore alla media del lusso, e questa tendenza potrebbe proseguire anche nel terzo trimestre del 2025; c'è
visibilità limitata sul turnaround di Versace: viene previsto che l'operazione si concluda tra ottobre e novembre, come dichiarato dal management durante la conference call del primo semestre, consentendo così a Versace di entrare ufficialmente nel portafoglio marchi del gruppo Prada. Pur ritenendo che l'acquisizione abbia un valore strategico, BofA ritiene anche che il turnaround di Versace possa richiedere tempo, investimenti significativi e che al momento vi sia una visibilità limitata sul successo, in attesa della presentazione di Dario Vitale.
BofA ha un rating
Buy su
Zegna (TP a 10 USD da 9,50), poiché ritiene che il mercato sottovaluti sia il potenziale di crescita degli utili del marchio (+16% CAGR EPS a 3 anni) sia i cambiamenti in atto e in corso nel gruppo.
Inoltre, ha un rating
Neutral su
Moncler (taglia target price a 55 euro da 57), poiché ritiene che la continua normalizzazione della crescita nel più ampio panorama del lusso influisca su Moncler con una maggiore componente di stagionalità, dove la crescita si è attenuata e i margini si sono contratti rispetto all'ambizione del gruppo del 29-30%, lasciando spazio al ribasso alle stime di consenso e limitando il potenziale per una rivalutazione del multiplo.
Infine, ha un rating
Underperform su
Ferragamo, poiché ad oggi la visibilità di un'inversione di tendenza del marchio è limitata, a seguito del continuo deterioramento della crescita dei ricavi e dei margini. Alcune azioni iniziali hanno iniziato a dare i loro frutti, tuttavia il consenso rimane ancora piuttosto ottimistico e BofA intravede rischi di ribasso.