Export, Italia a due velocità: bene Centro e Nord-Ovest, crollo per Sud e Isole

Pubblicato il 11/09/2025
Ultima modifica il 11/09/2025 alle ore 10:56
Teleborsa
Nel secondo trimestre 2025 l’export italiano mostra andamenti divergenti sul piano territoriale. Secondo i dati diffusi dall’Istat, le esportazioni crescono nel Centro (+4,6%) e nel Nord-Ovest (+2,1%), mentre calano nel Nord-Est (-2,4%) e crollano nel Sud e nelle Isole (-14,4%).

Nel complesso, nei primi sei mesi dell’anno le vendite all’estero segnano un aumento tendenziale del +2,1%, trainato da dinamiche territoriali eterogenee: forte incremento per il Centro (+10,7%), crescita contenuta per il Nord-Ovest (+1,5%), lieve flessione per il Nord-Est (-0,5%) e contrazioni significative per il Sud (-6,6%) e le Isole (-13,3%).

A livello regionale, i risultati migliori arrivano dal Lazio (+17,4%), Toscana (+11,8%), Abruzzo (+10,1%) e Friuli-Venezia Giulia (+6,6%). Sul fronte opposto, le perdite più marcate riguardano Sardegna (-17,3%), Campania (-15,5%), Sicilia (-11,2%) e Molise (-9,8%).

Il traino principale alla crescita nazionale proviene dalle esportazioni di articoli farmaceutici e chimico-medicinali da Toscana, Lombardia, Lazio e Abruzzo (+3,4 punti percentuali), seguite dai mezzi di trasporto (esclusi autoveicoli) e dai metalli di base (+1 punto). In negativo, pesano la flessione dei farmaceutici campani, dei prodotti petroliferi raffinati di Sicilia e Sardegna e degli autoveicoli da Piemonte e Campania (-1,5 punti).

Sul piano geografico, gli impulsi più forti arrivano dalle vendite del Lazio verso gli Stati Uniti (+133,7%), della Toscana verso Spagna (+97,5%) e Francia (+27%), della Lombardia verso la Svizzera (+22,5%) e del Friuli-Venezia Giulia verso la Germania (+92,2%). In negativo, spiccano il calo della Campania verso la Svizzera (-43,1%) e della Toscana verso la Turchia (-37,2%).