Droni russi in Polonia, Mattarella: "Episodio gravissimo. Tensioni che ricordano il 1914"

Pubblicato il 10/09/2025
Ultima modifica il 10/09/2025 alle ore 19:45
Teleborsa
"Quel che crea allarme è che ci si muove su un crinale dal quale si può scivolare in un baratro di violenza incontrollato". È quanto ha detto il presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, parlando da Lubiana nella prima tappa della sua visita in Slovenia, commentando l'incursione dei droni russi in Polonia. Un episodio definito da Mattarella "gravissimo".

Quanto avviene in Ucraina – ha proseguito il presidente della Repubblica – viene accentuato anche dalle "dichiarazioni minacciose del Cremlino ai paesi europei che sono un elemento che induce all'allarme. Il rischio estremamente alto che si scivoli in un conflitto di dimensioni inimmaginabili e incontrollabile".

Il capo dello Stato ha ricordato quanto avvenne nel 1914 con l'inizio della prima guerra mondiale spiegando che "l'imprudenza dei comportamenti provoca conseguenze anche se non sono scientemente volute".

"Dall'Ucraina giungono segnali allarmanti", di fronte a tentativi di pace, "si vedono bombardamenti quotidiani diurni e notturni sulla popolazione civile", ha detto Mattarella.

"Uguale preoccupazione" a quanto avvenuto in Polonia con i droni russi "induce quanto avvenuto in Qatar, perché "è inaccettabile che si violi la sovranità di un paese", ha affermato il presidente della Repubblica.

Mattarella ha, infine, commentato la situazione "drammatica" in Medio Oriente . "Dopo la pagina oscura del 7 di ottobre con ostaggi ancora detenuti da Hamas in maniera inammissibile, vi sono delle condizioni sempre più inaccettabili e di dimensioni tragiche. Quello che avviene a Gaza – ha sottolineato il presidente della Repubblica – non è accettabile: una popolazione intera ridotta alla fame è una condizione che non si può accettare. Così come non si può accettare di espellere una popolazione o occupare territori in Cisgiordania rendendo impossibile una soluzione in quella regione".