Si è conclusa ieri la
46° edizione del Meeting di Rimini, che ha visto una importante presenza istituzionale oltre che di pubblico, oltre alla partecipazione del Presidente del Consiglio
Giorgia Meloni. Il tema di questa edizione è stato
"Nei luoghi deserti costruiremo con mattoni nuovi", citazione di T.S. Eliot particolarmente cara alla presidente, come ha dichiarato durante il suo convegno:"Avete scelto per questa edizione questa splendida frase di Thomas Stearns Elliot, un autore a me molto caro, un cristiano, un conservatore, diventato punto di riferimento nella storia della letteratura fino al premio Nobel nel 1948. Nei Cori da "La Rocca" Elliot racconta l'impresa di alcuni operai a cui è assegnato il compito di costruire una nuova chiesa in terra ostile, una delle tante periferie urbane dove la chiesa viene cancellata con un tratto di penna".
In questo tema la premier ha trovato delle continuità con quella che è la sua formazione e la sua ispirazione politica: "E qui io potrei trovare delle
similitudini con Atreju, il ragazzo de "La storia infinita" che lotta contro "il nulla che avanza" e che come si sa ha avuto un ruolo importante nell'immaginario della mia formazione culturale, ma il punto è che siamo di fronte a una
potente metafora della nostra epoca, un'epoca nella quale si vorrebbe omologare tutto, trasformare ognuno di noi in un consumatore perfetto, un vuoto a rendere che può essere riempito da qualsiasi cosa si voglia, individui senza identità, senza memoria, senza appartenenza nazionale, familiare o religiosa, individui in cui i desideri cambiano in continuazione e che quindi non amano più nulla, individui in sostanza nella cui esistenza non c 'è più nulla per cui valga la pena impegnarsi, costruire o combattere".
Nel tema della quarantaseiesima edizione del meeting di comunione liberazione, la Premier ha elaborato anche una
continuità con la propria ispirazione di governo: "Costruire con mattoni nuovi significa
comprendere il tempo nel quale si vive, saper calare in quel tempo il proprio sistema di valori, significa costruire con mattoni che sappiano resistere ai venti di quell'epoca, che sappiano resistere alle sue tempeste, significa saper agire con metodi nuovi, saper saltare le tante, troppe paludi che si trovano sul percorso, soprattutto in Italia, dove le migliori intenzioni vengono spesso frenate da meccanismi bloccati, da processi farraginosi, da rendite di posizione, da preconcetti ideologici".
Decisamente positivi i numeri di quest'anno, con
800mila presenze registrate, in linea con la precedente edizione,
150 convegni organizzati e circa
550 relatori italiani, il tutto supportato dal lavoro di
3000 volontari provenienti dal tutto il mondo, la maggior parte sotto i 30 anni, e da
150 aziende partner (30 in meno rispetto al 2024), come ha dichiarato
Bernhard Scholz, presidente di Fondazione Meeting ed ex presidente di Compagnia delle Opere: "Quest'anno siamo stati veramente sorpresi dalle tante testimonianze di tutto il mondo, che ci hanno ricordato che è possibile costruire nei deserti della violenza e delle guerre con mattoni nuovi, con i mattoni della riconciliazione,delle relazioni positive e autentiche. Questo è stato veramente incoraggiante per tantissimi visitatori. Si è parlato anche dei problemi dell'Europa, che per certi versi deve essere ricostruita sulle sue fondamenta, ovvero i valori per i quali è stata fondata".
Come da tradizione, al termine dell'ultima giornata è stato rivelato il
tema della prossima edizione, questa volta di ispirazione dantesca, come anticipato dal Presidente: "Come tema per la 47° edizione del meeting di Rimini abbiamo scelto
"L'amor che muove il sole e l'altre stelle"; abbiamo scelto questo titolo perché volevamo dire che il destino nostro e di tutto l'Universo è un destino buono, positivo. Perché proprio in questi momenti così difficili, imprevedibili, c'è bisogno che riconosciamo che la nostra esistenza è abbracciata ad un amore eterno."
Tra le
presenze istituzionali di particolare rilevanza è stata quella del vicepremier e Ministro dei Trasporti
Matteo Salvini, da tempo vicino alle tematiche di Comunione Liberazione, che all"interno del grande padiglione allestito dal MIT ha fatto il punto in particolare sull"evoluzione del
ponte sullo stretto di Messina: "Gli italiani che girano il mondo vanno a farsi le foto sui ponti a San Francisco, a Istanbul, in Cina, in Giappone, in Turchia, in Svezia, in Danimarca, e poi qualcuno non vuole un ponte in Italia perché lo fa Salvini. Innanzitutto il ponte lo fanno gli ingegneri, i tecnici, gli architetti, i muratori, gli imprenditori, poi è un mio orgoglio parlando di giovani a casa dei giovani, dare il via a un'opera pubblica che riporterà in Italia tanti di quei laureati che scappano dall'Italia perché non c'è lavoro, non c'è speranza". Secondo il ministro quindi, il ponte potrà essere un
veicolo per arrestare la fuga di cervelli: "Riportare ingegneri italiani che oggi magari sono a Berlino, sono a New York, sono a Pechino, sono a Shanghai, offrendo loro un posto di lavoro e una speranza, per me è qualcosa di fondamentale. Poi tornare a essere i primi al mondo non ci dovrebbe dar fastidio". Il Ministro Salvini ha colto anche l"occasione per chiarire le sue posizioni, sia presenti che passate, sull"utilità del ponte nel sistema infrastrutturale del paese: "Il ponte è ingegneristicamente un'opera eccezionale ma è sicuramente
più utile oggi di quanto non lo sarebbe stato vent'anni fa, perché vent'anni fa non c'erano i cantieri aperti che ci sono in Sicilia e in Calabria, per l'alta velocità e l'alta capacità, che consentiranno di viaggiare velocemente, in treno e in macchina, sia verso Messina che verso Reggio Calabria. Adesso c'è in progettazione la Salerno Reggio Calabria completa, cii sono 3 miliardi di euro in i cantieri sulla 106 in Calabria e ci sono i cantieri al lavoro sulla Palermo - Catania - Messina". Il ministro ha confermato quindi che i
lavori sono davvero
in procinto di iniziare: "In questi giorni Dal MEF dovrebbe tornare il pacchetto completo a Palazzo Chigi e al Cipes, poi c'è la Corte dei Conti che deve bollinare e poi si parte, credo entro il mese di settembre, con i lavori di pre-cantierizzazione."
(Foto: Il presidente del consiglio durante il suo intervento al meeting di Rimini 2025)