Difesa, il riarmo europeo spinge la domanda di rame, acciaio e nichel

Pubblicato il 22/08/2025
Ultima modifica il 22/08/2025 alle ore 13:14
Teleborsa
Il riarmo europeo, stimolato dal conflitto russo-ucraino e dagli impegni NATO, sta generando un inatteso sostegno alla domanda globale di metalli industriali. Storicamente, la difesa incide per circa il 2-3% sui consumi mondiali di rame, alluminio, acciaio e zinco, e per il 7% su quelli di nichel. Tuttavia, l’accelerazione degli investimenti militari in Europa potrebbe tradursi in un incremento molto più significativo, soprattutto a livello regionale. È quanto emerge da un nuovo report di Goldman Sachs.

Gli economisti della banca d'affari americana stimano che la spesa militare dell’Eurozona passerà dall’1,9% del PIL nel 2024 al 2,7% nel 2027. Una parte consistente di questo aumento – fino al 40% – sarà destinata a equipaggiamenti ad alta intensità di metalli. In termini concreti, ciò si tradurrebbe in una crescita del 6% della domanda europea di metalli industriali e in un contributo alla domanda globale pari allo 0,4% per l’acciaio, allo 0,9% per il rame e all’1,3% per il nichel.

Questa dinamica assume particolare rilevanza per il rame, considerato cruciale nella transizione energetica e nelle infrastrutture digitali. L’incremento della domanda legato alla difesa – stimato in 284 mila tonnellate entro il 2027 – potrebbe alzare il tasso annuo di crescita del fabbisogno globale dal 2% al 2,4%, con effetti rialzisti sui prezzi. Goldman Sachs prevede infatti un target compreso tra 10.000 e 10.750 dollari per tonnellata nel biennio 2026-2027, pur avvertendo che l’aumento delle scorte raffinate potrebbe attenuare la pressione al rialzo.

In prospettiva, la spesa militare europea non solo triplicherà il consumo di metalli da parte del comparto difesa (da 3 a 9 miliardi di dollari, ai prezzi 2024), ma contribuirà anche a rafforzare trend già in atto: dalla digitalizzazione militare, che favorisce la domanda di rame nei data center, fino al potenziamento delle reti elettriche e infrastrutture critiche.

In questo quadro, difesa, intelligenza artificiale e rinnovamento della rete rappresentano i tre principali fattori di upside per il mercato dei metalli industriali, ridisegnando gli equilibri della domanda globale