È il giorno dell'
assemblea degli azionisti di
Mediobanca, che si riunisce
alle 10 per approvare l'operazione con cui l'istituto di Piazzetta Cuccia intende acquisire
Banca Generali. L'assemblea, d'obbligo per la passivity rule a cui Mediobanca deve sottostare per l'OPS di
MPS su di essa, si terrà
a porte chiuse con il metodo del rappresentante designato.
Dovrebbero
partecipare all'assemblea gli
azionisti che rappresentano circa il 77%-78% del capitale sociale di Mediobanca, secondo quanto riferito ieri pomeriggio da fonti vicine alla banca. Per deliberare occorre il sì della maggioranza del capitale presente, tenendo conto che le astensioni vanno ad alimentare di fatto il fronte dei contrari all'operazione.
L'approvazione dell'operazione appare complicata, con il
fronte del no accreditato a un 40-41% del capitale, composto da Delfin,
Caltagirone, Enpam, Enasarco, Cassa Forense, Benetton e
Unicredit.
In settimana la BCE ha approvato l'operazione con cui Mediobanca intende acquisire Banca Generali, dando il via libera al progetto di
creazione del secondo polo italiano nel wealth management. Piazzetta Cuccia ha annunciato l'operazione lo scorso aprile, svelando la sua proposta di acquisizione di Banca Generali, controllata di
Generali, offrendo come corrispettivo la sua quota del 13% della compagnia triestina, nel tentativo di respingere l'OPS lanciata da MPS.
La settimana scorsa Mediobanca ha difeso la sua decisione di anticipare il voto degli azionisti sull'OPS su Banca Generali sottolineando che sia "
non solo doveroso, ma anche particolarmente opportuno che siano gli azionisti ad esprimersi sulle differenti opzioni strategiche".
Lo scorso
giugno, di fronte a una possibile sconfitta, Piazzetta Cuccia ha
rinviato all'ultimo minuto il voto degli azionisti sull'operazione Banca Generali. L'assemblea era stata inizialmente spostata al 25 settembre, ma poi è stata anticipata al 21 agosto.