Il Comitato di Politica Monetaria della
Banca Centrale d'Islanda ha
deciso di mantenere invariato il tasso di interesse di riferimento al 7,50%. Tutti i membri del Comitato hanno votato a favore della decisione.
L'inflazione complessiva si è attestata al 4% a luglio, dopo essere scesa di 0,2 punti percentuali rispetto al mese precedente. Secondo le previsioni recentemente pubblicate dalla Banca centrale, aumenterà nuovamente nei prossimi mesi, per poi iniziare a rallentare all'inizio del 2026. "Le
prospettive di inflazione rimangono tuttavia molto incerte", si legge nello statement rilasciato al termine della riunione.
La crescita della domanda interna si è attenuata, in linea con una politica monetaria restrittiva. Le pressioni sulla capacità produttiva nell'economia si sono quindi attenuate, come si può osservare dal raffreddamento del mercato immobiliare e del lavoro. Ciononostante, l'
attività economica appare ancora relativamente solida, i salari sono aumentati notevolmente e le aspettative di inflazione rimangono al di sopra dell'obiettivo.
"Sebbene l'inflazione sia diminuita e le aspettative di inflazione siano diminuite nel recente periodo, le pressioni inflazionistiche permangono - viene sottlineato - Pertanto,
non sono ancora emerse le condizioni che consentirebbero un allentamento del tasso di interesse reale. Ulteriori tagli dei tassi di interesse dipenderanno dall'avvicinamento dell'inflazione all'obiettivo del 2,5% della Banca".
(Foto: chris robert on Unsplash)