I sette leader europei, tra cui la premier italiana, Giorgia Meloni, sono arrivati alla Casa Bianca per l'incontro con Donald Trump e Volodymyr Zelensky. Il primo ad arrivare è stato il segretario generale dela Nato, Mark Ruttte. Macron, Starmer, Merz, von der Leyen, Stubb e Rutte sono stati accolti con il tappeto rosso e la guardia d'onore militare sul South Lawn della Casa Bianca. Il leader ucraino, che incontrerà il presidente americano in un bilaterale nello Studio Ovale tra circa un'ora, arriverà da un'altra entrata, sul lato ovest della residenza.
Il momento è cruciale: è la convinzione con la quale Meloni è volata a
Washington con la speranza che lo "spiraglio" aperto dall'incontro tra Donald Trump e Vladimir Putin possa portare a qualche risultato concreto che però al momento ancora non si vede. Continuando a mantenere quella "unità" dell'Occidente predicata fin dal primo momento, e continuando a lavorare a fianco agli Stati Uniti, si potrà arrivare a quella pace "che assicuri la sovranità e la sicurezza" di Kiev, che è obiettivo italiano, europeo e ucraino.
Due le premesse imprescindibili, come ha sottolineato Palazzo Chigi al termine della call dei Volenterosi, preparatoria del vertice allargato alla Casa Bianca con Volodymyr Zelensky: nessun passo "senza" Kiev, che dovrà essere "coinvolta in ogni decisione relativa al suo futuro". E "solide e credibili" garanzie di sicurezza per l'Ucraina. Passando per quel meccanismo "modello articolo 5" della Nato che è l'idea che Roma ha proposto fin dalla prima riunione della Coalizione convocata da Emmanuel Macron a Parigi, non si stancano di ripetere nella maggioranza e nell'esecutivo. Proposta su cui il primo a essere sempre freddo è stato proprio il presidente francese, che ancora puntualizza che "un articolo teorico non è sufficiente" e va accompagnato da
"un esercito ucraino forte". Ma non ci sono "contrasti", puntualizzano i fedelissimi della premier, perché le due cose non si escludono.
Intanto, la Russia ha ribadito il suo netto rifiuto a
"qualsiasi scenario che preveda il dispiegamento di truppe dei Paesi Nato in Ucraina". "È inaccettabile e comporterebbe una escalation incontrollata del conflitto, con conseguenze imprevedibili", ha dichiarato la portavoce del ministero degli Esteri di Mosca, Maria Zakharova, mentre a breve è atteso il vertice alla Casa Bianca tra i leader europei e i presidente di Usa e Ucraina, Donald Trump e Volodymyr Zelensky.