Privati e mercati: 5 sfide e nuove rotte d'investimento per il secondo semestre

Diversificazione geografica, strumenti digitali, portafogli tematici e ascesa degli investitori della Gen Z. Freedom24 analizza come cambia la strategia retail nel nuovo contesto macro
Pubblicato il 01/08/2025
Ultima modifica il 01/08/2025 alle ore 11:18
Teleborsa
Lo scenario degli investimenti per gli investitori privati nella seconda metà del 2025 è plasmato da importanti cambiamenti strutturali. Una generazione di giovani investitori sta entrando sempre più nel mercato. Secondo ricerche recenti, il 30% della Gen Z inizia a investire mentre è ancora all'università o subito dopo la laurea. Quando entra nel mondo del lavoro, l'86% possiede già una conoscenza di base degli investimenti, una percentuale significativamente più alta rispetto alle generazioni precedenti. Questo afflusso di "nuova linfa" sta portando a un cambiamento delle priorità, con un'enfasi su obiettivi a breve termine, nuovi asset e strumenti decisionali digitali.

"I dati reali confermano che gli investitori retail stanno entrando attivamente nel mercato azionario, con le ultime stime di Wall Street che indicano una domanda aggregata potenzialmente pari a 500 miliardi di dollari nel 2025. Nel frattempo, la bassa volatilità suggerisce che la crescita attuale del mercato non è alimentata da un'irrazionale FOMO, ovvero paura di perdere i guadagni, ma riflette piuttosto un interesse graduale e misurato. L'aumento dei tassi d'interesse ha inoltre accresciuto l'attrattiva dei fondi monetari, grazie soprattutto alle applicazioni fintech che hanno semplificato l'accesso a questi strumenti e 'insegnato' agli investitori privati ad agire secondo una logica istituzionale: cercare un equilibrio tra rendimento e sicurezza" ha dichiarato Francesco Bergamini, head of Representative Office di Freedom24 in Italia.

LE 5 SFIDE PRINCIPALI PER LA SECONDA METÀ DEL 2025: L'INCERTEZZA COME NUOVA NORMALITÀ

Freedom24, società internazionale di broker online, ha tracciato cinque "nodi" chiave che gli investitori devono affrontare nei prossimi mesi: inflazione e volatilità sono fonti principali di preoccupazione. Quattro investitori su dieci temono perdite, e la volatilità impedisce l'attuazione di strategie a lungo termine.

Politiche commerciali: i dazi all'importazione, annunciati a inizio anno, si avvicinano al 15% nonostante le misure di mitigazione. Si prevedono negoziati difficili con Cina e Regno Unito, il cui esito potrebbe avere un impatto significativo su settori dipendenti dal commercio estero.

Geopolitica: il conflitto in Medio Oriente, in particolare tra Iran e Israele, sta generando forte volatilità e portando a una rivalutazione del rischio negli asset legati alle materie prime.

Valutazioni elevate del mercato USA: l'attuale rapporto prezzo/utili di 22 volte limita il potenziale di crescita ulteriore e potrebbe incentivare flussi di capitale verso regioni più attraenti.

Volatilità politica e perdita di ancore macroeconomiche: gli indicatori classici (aspettative d'inflazione, disciplina fiscale) stanno perdendo prevedibilità. Gli investitori sono costretti ad adattarsi a una nuova normalità, in cui politica e geopolitica dettano il ritmo più dei dati economici.

OPPORTUNITÀ ALL'INCROCIO TRA INTELLIGENZA ARTIFICIALE ED ENERGIA

L'intelligenza artificiale non sta solo trasformando l'approccio decisionale, ma è anche diventata un tema d'investimento a sé stante. La "corsa agli armamenti" nel settore dell'IA va oltre i Big Tech. La crescente domanda di potenza di calcolo e di data center sta spingendo l'interesse verso il "secondo livello": infrastrutture energetiche, gasdotti e fonti energetiche sostenibili. L'elevata densità energetica e l'affidabilità rendono questi asset particolarmente attraenti nell'era dell'IA.

NAVIGARE GLI INVESTIMENTI NELLA SECONDA METÀ DEL 2025

In un contesto di persistente incertezza, è importante che gli investitori retail non si limitino a seguire le tendenze, ma adattino le proprie tattiche in base ai rischi regionali, ai cambiamenti strutturali e al proprio livello di maturità finanziaria. Di seguito, alcuni suggerimenti chiave per costruire una strategia più resiliente:

Diversificazione geografica e per fattori – Un modello di "multipolarità bilanciata" si dimostra ottimale: un mix di azioni growth e quality dagli Stati Uniti, asset ciclici dal Giappone e segmenti sottovalutati dell'Europa. Sono da considerare anche investimenti selettivi nei mercati emergenti – come India, Emirati Arabi Uniti e Messico – per compensare il rischio valutario e accelerare i rendimenti.

Equilibrio tra protezione e rendimento nelle obbligazioni –
Una strategia a scalare nei titoli di Stato USA con scadenze da 6 mesi a 5 anni consente di sfruttare la curva dei rendimenti in calo. Inoltre, si può destinare il 10-15% a obbligazioni societarie investment grade e fino al 5% a debito high-yield di breve termine o a fondi di credito privato, con monitoraggio dei covenant.

Puntare sui temi secolari, ma con disciplina –
Gli strumenti basati su ETF consentono investimenti tematici in IA, metalli green e biotecnologie. Tuttavia, per evitare un sovraccarico di asset tematici, si raccomanda di limitare la quota di ciascun tema al massimo al 5% del portafoglio totale.

"Nel 2025, gli investitori retail si trovano di fronte a una doppia realtà: da un lato, i rischi macroeconomici generano fluttuazioni a breve termine; dall'altro, tendenze strutturali di lungo periodo, come l'IA, rappresentano motori di crescita. L'elevata valutazione delle azioni USA richiede un approccio più attento ai punti di ingresso, mentre le obbligazioni stanno gradualmente riconquistando rilevanza grazie a rendimenti superiori ai livelli pre-pandemia. Anche il mercato privato offre nuove finestre di opportunità, ma richiede un'analisi particolarmente rigorosa. Una strategia per la seconda metà del 2025 dovrebbe basarsi su una diversificazione ampia, asset protetti dall'inflazione e un approccio disciplinato alla selezione dei titoli, con una chiara diversificazione geografica. L'attuale contesto premia gli investitori capaci di combinare idee tematiche, strumenti digitali e una gestione del rischio prudente" conclude Bergamini.

Obiettivi chiari, dunque, allocazione consapevole e un'infrastruttura di gestione rafforzata sono elementi chiave per trasformare l'incertezza dei prossimi mesi in una crescita sostenibile del portafoglio.