Lavoro: Gemmiti (SINTESI) la sicurezza non è una voce di bilancio, è un dovere verso le persone

Pubblicato il 01/08/2025
Ultima modifica il 01/08/2025 alle ore 15:35
Teleborsa
In un momento in cui il tema della sicurezza sul lavoro torna finalmente al centro dell’agenda nazionale, SINTESI interviene con forza per ribadire una posizione chiara: non può esserci alcun compromesso sulla tutela della salute dei lavoratori. Il recente vertice tra Confindustria, rappresentanze sindacali e governo ha confermato l’urgenza di misure strutturali e concrete. L’impegno annunciato da Palazzo Chigi – con oltre 1,2 miliardi di euro destinati a investimenti in sicurezza, l’introduzione della patente a crediti nel settore edile e il rafforzamento dell’organico ispettivo – rappresenta un passo importante, ma resta il nodo fondamentale: garantire l’efficacia reale dei modelli applicati nei luoghi di lavoro.

Proprio su questo punto SINTESI lancia un appello istituzionale, sottolineando con preoccupazione le criticità emerse nell’ambito dell’Accordo Quadro predisposto da Consip per la gestione della sicurezza nelle amministrazioni pubbliche. Il bando, infatti, adotta criteri indistinti per realtà professionali estremamente diverse – dagli operatori ecologici ai tecnici di laboratorio, dagli impiegati scolastici al personale delle emergenze – senza tener conto delle specificità dei rischi e delle competenze richieste. Una logica "taglia unica" che, secondo SINTESI, svilisce il valore della prevenzione e apre la strada a gravi lacune operative, mettendo a rischio proprio coloro che si vorrebbero tutelare.

I dati Inail lo confermano: nel solo 2023 sono stati registrati oltre 95 mila infortuni tra i lavoratori pubblici, con 38 decessi e un aumento del 21% delle malattie professionali. Ancora più allarmante il dato relativo agli studenti nelle scuole pubbliche – che da soli rappresentano il 70% degli incidenti – completamente esclusi dall’Accordo Consip. In questo scenario, SINTESI rivendica la necessità di modelli personalizzati, calibrati su ogni singola funzione, ruolo e ambiente operativo. Da oltre quarant’anni SINTESI è al fianco delle pubbliche amministrazioni, delle imprese e degli enti territoriali offrendo soluzioni di sicurezza su misura, orientate alla qualità e alla conformità normativa più rigorosa. L’azienda propone pacchetti flessibili, aggiornati ai nuovi obblighi legislativi, e si presenta oggi come interlocutore affidabile per tutte le realtà che non intendono aderire a un modello semplificato e generalista. Lontana da logiche monopolistiche e da gare al massimo ribasso, SINTESI continua a investire nella formazione del personale, nella specializzazione tecnica e nell’innovazione degli strumenti di prevenzione.

"La sicurezza non è un costo da contenere ma un investimento che tutela vite, professionalità e futuro. Crediamo in una cultura della prevenzione concreta, condivisa e radicata nei luoghi di lavoro. Per questo ci opponiamo a ogni standardizzazione che riduce la sicurezza a un elenco spuntato di adempimenti", lo ha dichiarato Matteo Gemmiti, Head of Business Development del Gruppo Sintesi. SINTESI rinnova il proprio impegno ad affiancare enti e istituzioni escluse dall’Accordo Consip, offrendo supporto operativo immediato e progettualità a lungo termine. L’obiettivo è chiaro: rendere la sicurezza un diritto reale per ogni lavoratore, senza eccezioni e senza scorciatoie.