Nel 2024, i
premi diretti totali del settore assicurativo italiano sono ammontati a 151,4 miliardi di euro, con un
aumento del 17% rispetto al 2023, con le compagnie assicurative italiane che hanno registrato un ROE consolidato del 15,5% nel 2024, che ha beneficiato del
significativo miglioramento della redditività nel settore danni. Inoltre, lee compagnie assicurative italiane hanno registrato una solida capitalizzazione, come dimostrato da un indice Solvency II del 260% alla fine del 2024. Lo si legge in un
report di Morningstar DBRS, che riprende i dati dell'ANIA (Associazione Nazionale fra le Imprese Assicuratrici) pubblicati lo scorso 2 luglio 2025.
"Le compagnie assicurative italiane hanno registrato una redditività molto solida, sostenuta principalmente dalla crescita dei premi sia nel settore vita che in quello danni e dal miglioramento della redditività sottoscrittiva nel settore danni - viene fatto notare - A nostro avviso, ciò
conferma lo slancio positivo delle compagnie assicurative italiane e riteniamo che siano in grado di beneficiare delle opportunità di crescita del mercato nel 2025".
"Confermiamo la nostra convinzione che le compagnie assicurative italiane continueranno a registrare buone performance nel 2025. La solida redditività contribuirà positivamente alla generazione di capitale, portando a un ulteriore rafforzamento dei già solidi livelli di solvibilità delle compagnie assicurative italiane - afferma Mario De Cicco, Vice President, Global Insurance and Pension Ratings, di Morningstar DBRS - A nostro avviso, il settore è
ben posizionato per assorbire potenziali shock di mercato dovuti ai dazi commerciali internazionali e alle tensioni geopolitiche".
Morningstar DBRS fa notare che i
portafogli di investimento delle compagnie assicurative italiane sono
investiti in modo conservativo, con quasi la metà del totale degli asset investiti (esclusi gli investimenti associati a polizze unit-linked e index-linked, il cui rischio è a carico degli assicurati) allocato in obbligazioni sovrane (47,2% alla fine del 2024). Inoltre, una parte significativa del portafoglio è investita in titoli liquidi e prontamente negoziabili, tra cui altre obbligazioni (19,6% del totale delle attività investite), azioni di fondi comuni di investimento (14%) e azioni quotate (1%). Un ulteriore 14% è investito in società partecipate. Le attività ad alto rischio, tra cui azioni non quotate, immobili e crediti strutturati, rappresentavano solo il 4% del totale delle attività investite.
D'altro canto, viene osservato che la
concentrazione in portafoglio di titoli di Stato italiani e di altre obbligazioni emesse da emittenti nazionali
rimane elevata, esponendo le compagnie a una possibile volatilità del mercato. Secondo Morningstar DBRS, questo è mitigato dalla forte capitalizzazione delle compagnie assicurative italiane, come dimostrato da un indice di Solvency II del 260% alla fine del 2024, in linea con l'anno precedente. Il rapporto Solvency II medio delle compagnie assicurative italiane alla fine del 2024 era superiore a quello di quasi tutti i grandi mercati assicurativi europei, ad eccezione della Germania (287% alla fine del 2024).
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