Venture capital, Bini (CDP): cross-utilization tra fondi italiani ed esteri è positiva e in crescita

Pubblicato il 22/07/2025
Ultima modifica il 22/07/2025 alle ore 11:35
Teleborsa
Nell'uso della dotazione dedicata ad investire in fondi internazionali che si impegnano ad investire in Italia una porzione del loro risorse, CDP ha fatto "una scelta completamente diversa rispetto alla scelta che facciamo sull'Italia, ovvero quella di andare a selezionare solo gestori di fondi successivi, quindi che hanno un track record provato dal punto di vista dei ritorni perché pensiamo che sia la migliore soluzione per avere qualcuno che viene nel nostro paese ma che non deve partire da zero e invece ha una sua metodologia e una sua esperienza". Lo ha detto Cristina Bini, Direttrice Fondi Indiretti di CDP Venture Capital SGR, alla presentazione dei dati del primo semestre 2025 del Venture Capital Monitor - VeM, osservatorio di AIFI e LIUC - Università Cattaneo, realizzato grazie al contributo di Intesa Sanpaolo Innovation Center e KPMG e al supporto istituzionale di CDP Venture Capital SGR e IBAN.

"I primi investimenti che abbiamo fatto in quest'area - ha spiegato - stanno già dando le ricadute positive sul territorio: ci sono una serie di aziende che sono nate, magari perché investite o dal technology transfer o da fondi di venture capital nazionali, e che poi hanno visto un investimento da parte di questi operatori internazionali che sono magari al fondo otto e che chiaramente crea valore per tutti perché la startup può avere un finanziamento più robusto rispetto a quello che che possiamo dargli da soli e allo stesso tempo apre anche ad un'internazionalizzazione dell'azienda che dal punto di vista del business ovviamente può essere molto rilevante".

"Questa cross-utilization tra l'estero e l'Italia è auspicabilmente quello che ci dobbiamo aspettare nel prossimo futuro e su questo cercheremo sempre - con il nostro cappello istituzionale - di stimolarla, perché pensiamo che sia davvero importante e già ne vediamo i primi frutti, anche se sono ancora numeri molto piccoli", ha detto Bini.

"C'è un'evidenza che questo rapporto, che magari all'inizio poteva essere visto un po' come un pericolo per l'operatore italiano che si vedeva lo straniero che metteva la bandierina sui suoi portafogli, in realtà è diventato un lavoro molto collaborativo e che penso porterà utilità per entrambe le parti, oltre che per le stesse startup che chiaramente hanno dei capitali più grandi disponibili", ha concluso la Direttrice Fondi Indiretti di CDP Venture Capital SGR.