Eurizon (Intesa), outlook positivo sui titoli sovrani europei e sulle azioni globali

Pubblicato il 09/07/2025
Ultima modifica il 09/07/2025 alle ore 10:28
Teleborsa
I dati economici statunitensi rimangono solidi, con un'inflazione in calo e un mercato del lavoro mstabile. L'Europa mostra una crescita economica moderata, ma la fiducia degli investitori sugli asset europei è stata migliorata dall'atteggiamento risoluto e compatto assunto dai governi dell'UE nei confronti dell'attacco commerciale statunitense. Sul fronte monetario, i mercati prevedono ulteriori tagli dei tassi da parte della Federal Reserve nella seconda metà dell'anno, mentre la Banca Centrale Europea (BCE) dovrebbe abbassare i tassi all'1,75% entro fine anno. È quanto emerge dall'outlook di metà anno di Eurizon, la società di asset management del Gruppo Intesa Sanpaolo.

Eurizon ritiene che le obbligazioni sovrane, soprattutto in Europa, rimangano interessanti, con una cedola superiore all'inflazione e in grado di offrire protezione in caso di rallentamento economico inatteso. La società mantiene un outlook positivo sul debito dei Paesi periferici dell'Eurozona e osserva che gli spread del credito societario si sono stabilizzati, con un miglioramento del sentiment verso le obbligazioni ad alto rendimento sia negli Stati Uniti che in Europa.

I titoli azionari globali si mantengono in trend positivo, guidati dall'Europa e dai Paesi Emergenti nella prima metà dell’anno e dagli Stati Uniti in ripresa. Nel breve termine il mercato azionario statunitense potrebbe recuperare il ritardo accumulato nella prima metà dell'anno, ma anche l'azionario europeo si conferma attraente, in quanto le valutazioni sono interessanti.

"Ora che la guerra commerciale ha preso la via degli accordi reciproci, il ciclo economico globale dovrebbe continuare quest'anno e il prossimo (almeno) - ha detto Andrea Conti, Responsabile Analisi Macro Mercati in Eurizon - Gli investitori potrebbero trovare opportunità interessanti nei mercati obbligazionari, poiché i rendimenti restano superiori all'inflazione e le curve dei rendimenti a breve termine hanno recuperato premi convincenti.

"Nel frattempo, anche gli asset rischiosi rimangono interessanti, con un mercato azionario che ora è più diversificato rispetto al trend di allocazione esclusivamente statunitense degli ultimi anni, e con i mercati europei che offrono valutazioni ragionevoli", ha aggiunto.