Equita ha incrementato a
1,5 euro per azione (dai precedenti 1,0 euro, upside superiore al 60%) il
target price su
Safilo, società quotata su Euronext Milan e attiva nella creazione, nella produzione e nella distribuzione di occhiali da vista e da sole, migliorando anche la
raccomandazione a "
Buy", perché ritiene che il management abbia costruito un modello di business molto più solido rispetto al passato, un miglioramento che non è stato però ancora prezzato dal mercato.
Gli analisti scrivono che il
portafoglio marchi genera ora oltre il 50% dei ricavi da home brands (Smith, Carrera, Polaroid e Blenders) rispetto a circa un terzo alcuni anni fa. E le licenze più importanti (Boss, Carolina Herrera, Marc by Marc Jacobs e Tommy Hilfiger) sono meno concentrate (nessuna supera il 10% dei ricavi) e sono state tutte recentemente estese fino al 2030-2031.
Le
vendite sono in crescita, per quanto contenuta (circa +2% a cambi costanti nel 1Q, un trend atteso anche per il 2Q) ed Equita vede spazio per un miglioramento dei margini nel 2025 e negli anni successivi, anche grazie al cambio (i margini del gruppo beneficiano di un USD debole).
Il Gruppo ha
migliorato strutturalmente la conversione dell'EBITDA in cassa, grazie a una migliore gestione del capitale circolante. Ha generato tra i 30 e i 50 milioni di euro di FCF nel 2023-2024, un livello sostenibile. Ha ridotto il debito netto sotto 1x EBITDA a fine 2024 e ha allocato il FCF in acquisizioni (come la licenza perpetua per Eyewear by David Beckham nel 2024) e buy-back (12 milioni di euro nel 2024 e 18 milioni di euro appena lanciati nel 2025).
"Nonostante il miglioramento dei fondamentali, le
valutazioni rimangono estremamente compresse, a 4,2x EV/EBITDA, 6,3x EV/EBIT e 10x P/E 2026 - uno sconto del 33% rispetto ai multipli storici di Safilo", si legge nella ricerca.