Caritas con sostegno Unicredit avvia progetto PEPE

Pubblicato il 07/07/2025
Ultima modifica il 07/07/2025 alle ore 12:57
Teleborsa
Caritas Italiana, con il sostegno di UniCredit, ha avviato in cinque diocesi italiane - al Sud Caltanissetta, al Centro Roma, nel Nord Italia Mantova, Pavia e Modena - il progetto PEPE - "Promuovere Engagement di comunità contro la Povertà Educativa".

PEPE ha come obiettivo di contribuire a creare sistemi territoriali di contrasto alla povertà dei bambini e delle bambine, in un’ottica di comunità educante e welfare generativo, che ponga al centro i bambini e le bambine, i ragazzi e le ragazze.

La creazione di una "comunità educante" è al centro dell’attenzione. Ciò avviene mediante il rafforzamento dei sistemi di educazione (formale, non formale e informale) dei territori, per l’accompagnamento formativo dei bambini e delle bambine provenienti da contesti fragili. Attraverso PEPE si prende contatto con il disagio "silente" e si accompagnano i giovani in diverse situazioni. Si è lavorato con gli adolescenti, le loro famiglie, fino ai ragazzi in condizione di NEET, ossia a quei giovani che non studiano, non lavorano né sono in formazione (dall’acronimo inglese di "Not [engaged] in Education, Employment or Training"), per la formazione e l’ingresso nel mondo del lavoro.

Ogni Caritas diocesana ha raggiunto decine di ragazzi e ragazze, ha operato coinvolgendo le comunità sul territorio e ha tessuto reti con un gran numero di partner: assessorati comunali, scuole, università, biblioteche, cooperative sociali, reti e associazioni, uffici pastorali diocesani. Tra le azioni promosse: laboratori di educazione civica, centri estivi, percorsi di formazione per le famiglie, attività di promozione lettura, firma di protocolli, ricerche sulla realtà del quartiere, iniziative di promozione del volontariato giovanile, corsi di teatro,
di danza e di cinema, doposcuola, attività sportive e molto altro.

Il progetto si è svolto un anno e mezzo e i risultati vengono ora presentati e valutati nell’ambito dell’evento "Futuro possibile. Le comunità educanti, a partire dall’esperienza del progetto PEPE".

La giornata sarà inaugurata da don Marco Pagniello, direttore Caritas Italiana, don Riccardo Pincerato, direttore dell’Ufficio di Pastorale Giovanile della CEI e Stefano Gallo, Responsabile Territorial Development di UniCredit, che introdurranno l’intervento di Marco Rossi Doria su "Comunità educanti, futuro possibile?".

"Il progetto Pepe: comunità di pratiche per apprendimenti diffusi per il contrasto della povertà educativa" è il titolo della tavola rotonda che, coordinata da Donatella Turri, darà spazio alle esperienze delle Caritas diocesane di Mantova, Pavia, Modena, Roma e Caltanissetta. Nel pomeriggio, con "L’albero del Pepe: strutturare, disseminare, scalare l’esperienza del progetto PEPE", la parola passerà alle Caritas di Milano e di Piombino – Massa Marittima.

"UniCredit è fortemente impegnata, con diverse iniziative, sul tema del contrasto alla povertà educativa che ritiene centrale per lo sviluppo delle comunità dove la banca opera. Il progetto PEPE è realizzato da Caritas con il contributo del Fondo Carta Etica di UniCredit e ha la finalità di generare un impatto diretto sui territori dove al momento è realizzato e di consentire di sviluppare in futuro la progettualità in altre realtà e con altre comunità" sottolinea Stefano Gallo, Responsabile Territorial Development di UniCredit. "Il Progetto Carta Etica è un’iniziativa di solidarietà legata all’utilizzo delle carte di credito, cosiddette 'Etiche', da parte di clienti e dipendenti UniCredit in Italia. Per ogni acquisto effettuato, UniCredit dona al Fondo Carta Etica il 2 per mille del totale delle spese sostenute con una delle carte di credito ‘Etiche’ emesse dalla Banca. Con il Progetto Carta Etica, tutte le disponibilità del Fondo vengono destinate a iniziative e progetti di solidarietà portati avanti da Enti del Terzo Settore e organizzazioni senza scopo di lucro, che si prefiggono di perseguire obiettivi socialmente utili per rispondere ai bisogni delle comunità, valorizzando il territorio e promuovendo l’inclusione di soggetti fragili e vulnerabili".

Don Marco Pagniello, direttore di Caritas Italiana: "La sfida educativa, oggi più che mai, è per noi una priorità rispetto alla quale pensiamo non basti una comunità educante che si forma e cresce in uno specifico territorio. Intorno a questa urgenza educativa, è necessario generare connessioni, favorire la ‘contaminazione’, promuovere comunità di pratiche che, attraverso il confronto e lo scambio tra diocesi e territori diversi, consentano di apprendere insieme e di arricchirsi reciprocamente. Condividere il più possibile, dunque, per moltiplicare la ricchezza della proposta".