Da stuntman a operatore finanziario, GDF svela evasione da 26 milioni di euro

Pubblicato il 03/07/2025
Ultima modifica il 03/07/2025 alle ore 09:34
Teleborsa
La Guardia di Finanza di Siracusa ha portato alla luce un sofisticato sistema di evasione fiscale internazionale che riguarda un cittadino siracusano dal profilo singolare: uno stuntman, già noto per aver partecipato a produzioni cinematografiche hollywoodiane (Batman Begins, Mission Impossible, Gangs of New York, Ocean's Twelve), che negli ultimi anni operava all'estero come agente finanziario. Una figura all'apparenza insospettabile che ha suscitato l'interesse investigativo poiché formalmente privo di redditi dichiarati, ma con un elevatissimo tenore di vita.

Infatti, benché senza alcun impiego in Italia, disponeva di un patrimonio personale di rilevantissima entità: immobili di valore, vetture di lusso, partecipazioni societarie e una residenza esclusiva a Siracusa, comprensiva di piscina e arredi costosissimi. Nonostante tale opulenza, l'indagato non ha mai presentato la dichiarazione dei redditi, né in Italia né all'estero, risultando completamente sconosciuto al Fisco. Il suo stile di vita era finanziato tramite fondi depositati su conti correnti esteri, ai quali erano collegate carte di credito utilizzate in Italia per le spese quotidiane e, soprattutto, per l'acquisto di beni di eccezionale pregio.

Durante la verifica fiscale, l'analisi dei dispositivi informatici in uso all'indagato ha permesso di rinvenire un'ingente mole di informazioni. L'analisi dei documenti ha fatto emergere l'esistenza di un sistema abilmente organizzato, incentrato su una società formalmente registrata a Londra e intestata allo stesso indagato. Tale società operava come intermediario tra imprese con sede in Paesi stranieri, spesso caratterizzate da un elevato rischio di insolvenza e per questo escluse dai normali circuiti creditizi.

Temendo di non ricevere quanto dovuto ovvero di non disporre della merce venduta da tali imprese, i relativi clienti si avvalevano della mediazione della società londinese, che garantiva il buon esito delle operazioni commerciali, assicurando sia l'incasso sia la regolare conclusione della transazione. La società londinese, a sua volta, per fornire le dovute garanzie si rivolgeva a istituti di credito siti in diversi Paesi, presentando falsi estratti conto che attestavano la disponibilità di somme elevate. In questo modo l'indagato, facendo anche leva sulla sua notorietà, induceva le banche a credere di avere fondi sufficienti, convincendole ad anticipare il pagamento della merce al cliente.

Nel corso degli accertamenti è inoltre emerso che la società londinese, priva di una sede operativa, di fatto era un'entità di comodo, costituita con la sola finalità di celare l'identità del reale beneficiario delle provvigioni: l'agente finanziario e stuntman siciliano.

A fronte di tali evidenze, l'analisi approfondita delle movimentazioni bancarie ha permesso di accertare che, nell'arco di un decennio, il soggetto ha percepito redditi - prevalentemente riconducibili a provvigioni - per un ammontare complessivo superiore a 60 milioni di euro, omettendone sistematicamente la dichiarazione all'Amministrazione finanziaria e sottraendosi al versamento di imposte per circa 26 milioni di euro.

A tutela - seppur parziale e in fase iniziale - del credito vantato dall'Erario e su disposizione del Tribunale di Siracusa, le Fiamme Gialle hanno eseguito un provvedimento di sequestro preventivo avente a oggetto l'intero compendio patrimoniale dell'indagato presente sul territorio nazionale, comprendente una villa con piscina, una Porsche Taycan di circa 200.000 euro e disponibilità finanziarie su conti correnti. Il valore complessivo dei beni sequestrati risulta al momento superiore a 1,5 milioni di euro.