Caro voli, confronto Antitrust-Commissione Ue: "bene ma non basta", i commenti

Pubblicato il 03/07/2025
Ultima modifica il 03/07/2025 alle ore 13:02
Teleborsa
L’Antitrust, dopo aver avviato l’indagine conoscitiva sugli algoritmi di prezzo nel trasporto aereo passeggeri da e per Sicilia e Sardegna, ha fatto sapere di avere intrapreso un confronto con la Commissione europea sulle iniziative necessarie per agevolare la comparabilità delle tariffe e migliorare la concorrenza sui mercati.

"Bene, ma non basta. Va benissimo avviare un confronto anche a livello europeo, ma urgono misure che a nostro avviso si dovevano attivare mesi fa, dopo l'esito del rapporto preliminare dell'indagine conoscitiva del 26 novembre 2024" afferma Massimiliano Dona, presidente dell'Unione Nazionale Consumatori.

"Abbiamo partecipato a quell'indagine sugli algoritmi di prezzo e in quel contesto avevamo proposto innumerevoli misure per migliorare la trasparenza e la confrontabilità delle tariffe che a nostro avviso l'Antitrust, grazie ai poteri conferiti dall'art. 1, comma 5, del decreto legge n. 104/2023, che consentono di "imporre alle imprese interessate (…) ogni misura strutturale o comportamentale necessaria e proporzionata, al fine di eliminare le distorsioni della concorrenza", poteva subito attivare, rimuovendo quelle criticità che quel rapporto aveva evidenziato" prosegue Dona

Nell'indagine conoscitiva Antitrust era scritto che "per poter visualizzare il prezzo dei servizi accessori, il consumatore deve procedere lungo un percorso obbligato a partire dalla pagina web iniziale di inserimento dei dati di ricerca del volo, attraverso una serie di pagine successive" e che, per "comparare i prezzi offerti dalle diverse compagnie aeree", dovrà "eseguire, anche più volte, il processo di prenotazione", "con evidenti conseguenze in termini di tempo dedicato alla ricerca della migliore soluzione di prezzo disponibile".

"Una pratica, quindi, che si poteva subito vietare atteso che, come scritto sempre in quel rapporto, il 50% o oltre dei consumatori lamenta la poca chiarezza sul costo dei singoli oneri e servizi accessori, oltre che sulla loro inclusione o meno nel prezzo di offerta complessivo" conclude Dona. Nel rapporto è scritto: "percentuale degli utenti insoddisfatti del livello di trasparenza e confrontabilità dei prezzi è pari a circa il 50% tra coloro che hanno pagato tra 100 e 200 euro e supera il 50% tra coloro che hanno pagato oltre 200 euro per una sola tratta di volo".

Per il Codacons, "la questione del caro-voli sembra sempre più lontana da una soluzione, con l’Antitrust che si rivolge oggi alla Commissione Ue per verificare la situazione, a conferma della complessità del tema, snocciolando tutti i dati sul fenomeno.

In base agli ultimi dati, a giugno in Italia i prezzi dei biglietti dei voli nazionali sono rincarati del +38,1% su anno e del +32,1% rispetto a maggio – spiega il Codacons – Un rialzo fortissimo legato all’avvio delle partenze dei cittadini per le località di villeggiatura, e che proseguirà nelle prossime settimane, quando si intensificheranno i viaggi estivi degli italiani.

Il settore del trasporto aereo è caratterizzato poi da un vero e proprio caos sul fronte delle tariffe, con i costi accessori che possono far crescere di molto il prezzo finale del biglietto, fino ad oltre il 400% in più rispetto alla tariffa base – denuncia il Codacons – Basti pensare che nel 2024 la spesa complessiva dei passeggeri a livello mondiale per i servizi accessori (scelta del posto a sedere, trolley in cabina, assicurazioni di viaggio, bagaglio in stiva, pasti a bordo, ecc.) è stata di 148 miliardi di euro, e solo per il bagaglio a mano aggiuntivo da portare a bordo i viaggiatori hanno speso lo scorso anno 10 miliardi di euro a livello europeo.

Un mix tra caro-tariffe e scarsa trasparenza in fase di prenotazione che pesa come un macigno sugli utenti italiani specie in occasione delle partenze estive e dei viaggi di Natale e Capodanno, e che sembra purtroppo senza soluzione – conclude il Codacons.

"Sull'uso degli algoritmi per definire i prezzi dei biglietti aerei sulle rotte di collegamento tra la penisola e la Sicilia e la Sardegna servono misure efficaci per prevenire fenomeni speculativi e tutelare le tasche dei viaggiatori". Lo afferma Assoutenti, commentando il confronto avviato dall’Antitrust con la Commissione Europea sul problema del caro-voli.

“Da anni denunciamo come le tariffe dei voli, in alcuni periodi dell’anno come le feste di Natale e i mesi estivi, raggiungano livelli assurdi e del tutto ingiustificati – spiega il presidente Gabriele Melluso – Servono misure davvero efficaci a tutela degli italiani che si spostano in aereo durante le festività, definendo il perimetro del servizio universale di trasporto aereo, così come avvenuto per bus e treni, limitando il più possibile speculazioni e rialzi ingiustificati delle tariffe”.

“L’impennata dei prezzi dei voli per Sicilia e Sardegna, oltre a danneggiare i consumatori, limita la continuità territoriale e arreca danno all’intero comparto turistico italiano: in presenza di tariffe dei trasporti elevate, infatti, gli utenti modificano le proprie abitudini, rinunciando a tornare sulle isole in occasione delle feste o scegliendo per le vacanze estive mete estere alternative e più economiche, con ripercussioni negative per gli operatori turistici e per tutto l’indotto” – conclude Melluso.