Giorgetti: crescita solida, da Governo serietà e responsabilità su conti pubblici

Pubblicato il 02/07/2025
Ultima modifica il 02/07/2025 alle ore 14:17
Teleborsa
L'economia italiana conferma un "percorso di crescita solido, sostenuto in particolare dagli investimenti e dall'attuazione del Pnrr. L'occupazione continua a rafforzarsi, con oltre 140.000 nuovi occupati nel primo trimestre dell'anno e un tasso di disoccupazione sceso intorno al 6%". Così il ministro dell'Economia, Giancarlo Giorgetti, intervenendo all'assemblea annuale dell'Ania. "L'inflazione si mantiene stabilmente sotto controllo, al di sotto del 2%, mentre il deficit pubblico è in progressiva riduzione, previsto al 3,3% del Pil nel 2025, con un percorso di graduale discesa nei prossimi anni".

In uno scenario globale caratterizzato da una "marcata incertezza" l'Italia deve affrontare "sfide ampie e significative", come calo demografico e contestuale allungamento delle aspettative di vita, che tuttavia "sono alla portata delle potenzialità Paese", ha proseguito il Ministro. "Il Governo - ha sottolineato - conferma un'impostazione di serietà e responsabilità dei conti pubblici".

"Le sfide ambiziose che siamo chiamati ad affrontare richiedono investimenti di vasta portata e di lungo termine. Dati i vincoli di bilancio attuali, le sole risorse pubbliche non sono sufficienti a coprire tale fabbisogno, in Italia come in Europa. È pertanto il risparmio privato che deve confermare anche in questa occasione il suo ruolo di bene strategico fondamentale, che deve essere tutelato e promosso, come già la nostra Costituzione richiede, nell'interesse tanto dei singoli risparmiatori quanto del sistema nel suo complesso".

"È nostro compito pertanto assicurare le precondizioni che permettano l'efficiente ed efficace funzionamento dell'ecosistema finanziario, nelle sue vari componenti: il settore bancario e assicurativo, la finanza di mercato, il settore previdenziale - ha aggiunto - è attraverso queste componenti che il risparmio privato può effettivamente mettersi al servizio e a supporto della crescita economica, operando come un potente fattore di crescita sostenibile e inclusiva per la nostra economia e la nostra società"

La previdenza complementare "è ancora basata sul quadro normativo definito nel 2005, in un contesto sociale e demografico ben diverso da quello attuale". L'adesione alle forme previdenziali integrative "è cresciuta costantemente, ma è lontana dai livelli riscontrabili in altri Paesi e, soprattutto, dai livelli necessari per garantire efficacemente i lavoratori".

"Affinché il sistema possa svolgere appieno la propria funzione sociale e contribuire allo sviluppo sostenibile del Paese - ha detto - occorre un insieme organico di misure che ne rafforzi la diffusione, l'equità e l'efficacia". Il sistema appare attualmente caratterizzato da "una capacità di apportare capitali alle imprese domestiche (in particolar modo quelle non quotate) che presenta margini di miglioramento - aggiunto Giorgetti - tassi di adesione che, sebbene in costante aumento, non sono ancora in linea con quelli di altri ordinamenti, nonostante un favorevole trattamento fiscale; rendimenti che, in media, non sempre si discostano significativamente da quelli conseguiti optando per il mantenimento del Tfr in azienda o destinandolo all'Inps. Risponderebbe all'interesse dei singoli e a quello generale un sistema di previdenza complementare maggiormente sviluppato che, da un lato riduca il pension gap, garantendo prestazioni più generose, e dall'altro concorra al finanziamento e allo sviluppo del sistema Paese".

Secondo Giorgetti "misure idonee a modernizzare e rendere più competitivo il sistema potrebbero essere effettuatelungo tre direttrici, anche traendo ispirazione dalle migliori prassi ed esperienze internazionali: miglioramento dei meccanismi di adesione; incentivi all'incremento della contribuzione, che non necessariamente comportino maggiori oneri a carico dello Stato; stimoli alla competizione e a soluzioni di investimento più efficienti".

Sull'assistenza sanitaria il Governo "sta investendo con determinazione per garantire l'efficienza e la qualità di un sistema sempre più chiamato a rispondere a bisogni complessi". L'invecchiamento della popolazione "porterà a un aumento esponenziale dei bisogni di assistenza per le persone non autosufficienti". Pertanto, per affrontare il problema "occorre arrivare in tempi rapidi a garantire l'unitarietà dell'accesso attraverso la standardizzazione della nozione di non autosufficienza", dice il Ministro spiegando che "Occorrerà inoltre effettuare al più presto il censimento delle prestazioni assistenziali, con l'obiettivo di riordinare l'intervento pubblico per affrontare con successo le sfide che ci attendono è fondamentale anche rafforzare la collaborazione tra il pubblico, l'offerta di prestazioni private e le forme di sanità integrative, creando sinergie in grado di ampliare l'accesso, migliorare i servizi e rendere il sistema più sostenibile per tutti"