Segno meno per il listino di
Tokyo, in una sessione caratterizzata da ampie vendite, con il
Nikkei 225 che accusa una discesa dell'1,05%, interrompendo la serie di sei rialzi consecutivi, iniziata il 23 del mese scorso, mentre, al contrario, resta piatto
Shenzhen, con le quotazioni che si posizionano allo 0,02%.
Con l'avvicinarsi del 9 luglio, scadenza entro la quale l'amministrazione Trump ha intenzione di chiudere i
negoziati sui cosiddetti
dazi reciproci, diventa sempre più instabile il sentiment degli investitori. Se da un lato l'accordo tra
Cina e
Stati Uniti sembrava avesse generato in clima di fiducia sui mercati, dall'altro le minacce di Washington di nuove misure anche contro i Paesi alleati continuano a generare incertezza.
Il presidente Trump ha infatti criticato aspramente i negoziati commerciali in corso con il
Giappone, lamentando che Tokyo si rifiuta di importare
riso coltivato negli Stati Uniti, nonostante affermi di averne una carenza a livello nazionale e definendolo "viziato". Il presidente Usa ha poi fatto intendere che è pronto a inviare agli alleati giapponesi anche una notifica tariffaria.
Il mercato di Hong Kong è rimasto chiuso per la Festa Pubblica.
In denaro
Seul (+1,21%), mentre consolida i livelli della vigilia
Mumbai (+0,08%)così come
Sydney (+0,08%).
Appiattita la performance dell'
Euro contro la valuta nipponica, che tratta con un modesto +0,03%. Sostanziale invarianza per l'
Euro nei confronti della divisa cinese, che passa di mano con un trascurabile +0,02%. Seduta sostanzialmente invariata per l'
Euro contro il Dollaro hongkonghese, che tratta con un moderato +0,06%.
Il rendimento dell'
obbligazione decennale giapponese è pari 1,39%, mentre il rendimento del
titolo di Stato decennale cinese scambia 1,65%.
(Foto: © Thampapon Otavorn / 123RF)