Listini asiatici in ordine sparso, i dazi Usa frenano ancora i mercati

Pubblicato il 01/07/2025
Ultima modifica il 01/07/2025 alle ore 07:45
Teleborsa
Segno meno per il listino di Tokyo, in una sessione caratterizzata da ampie vendite, con il Nikkei 225 che accusa una discesa dell'1,05%, interrompendo la serie di sei rialzi consecutivi, iniziata il 23 del mese scorso, mentre, al contrario, resta piatto Shenzhen, con le quotazioni che si posizionano allo 0,02%.

Con l'avvicinarsi del 9 luglio, scadenza entro la quale l'amministrazione Trump ha intenzione di chiudere i negoziati sui cosiddetti dazi reciproci, diventa sempre più instabile il sentiment degli investitori. Se da un lato l'accordo tra Cina e Stati Uniti sembrava avesse generato in clima di fiducia sui mercati, dall'altro le minacce di Washington di nuove misure anche contro i Paesi alleati continuano a generare incertezza.

Il presidente Trump ha infatti criticato aspramente i negoziati commerciali in corso con il Giappone, lamentando che Tokyo si rifiuta di importare riso coltivato negli Stati Uniti, nonostante affermi di averne una carenza a livello nazionale e definendolo "viziato". Il presidente Usa ha poi fatto intendere che è pronto a inviare agli alleati giapponesi anche una notifica tariffaria.

Il mercato di Hong Kong è rimasto chiuso per la Festa Pubblica.

In denaro Seul (+1,21%), mentre consolida i livelli della vigilia Mumbai (+0,08%)così come Sydney (+0,08%).

Appiattita la performance dell'Euro contro la valuta nipponica, che tratta con un modesto +0,03%. Sostanziale invarianza per l'Euro nei confronti della divisa cinese, che passa di mano con un trascurabile +0,02%. Seduta sostanzialmente invariata per l'Euro contro il Dollaro hongkonghese, che tratta con un moderato +0,06%.

Il rendimento dell'obbligazione decennale giapponese è pari 1,39%, mentre il rendimento del titolo di Stato decennale cinese scambia 1,65%.

(Foto: © Thampapon Otavorn / 123RF)