Nel
2024 i soggetti abilitati hanno trasmesso alla Consob
quasi 12 mila raccomandazioni di investimento (definite anche studi o ricerche), in
diminuzione del 4,6% circa rispetto al 2023, relativi a emittenti quotati nei mercati regolamentati di Borsa Italiana o negoziati sull'Euronext Growth Milan, di cui circa il 22,9% di tipo monografico. Questi ultimi risultano prodotti in prevalenza da soggetti abilitato italiani (51,6% del totale). È quanto emerge dalla relazione per l'anno 2024 di Consob.
Si conferma inoltre, sebbene in diminuzione rispetto al 2023, la
netta prevalenza, per quanto concerne i monografici, di studi con
raccomandazione "buy", che costituiscono il 63,7% del totale, a fonte del 32,8% di giudizi "hold" e di solo il 3,5% di giudizi "sell".
In prospettiva, Consob ritiene che l'
eliminazione dell'obbligo di unbundling, previsto dalle recenti innovazioni alle norme europee sui mercati finanziari, cui ha contribuito attivamente la Consob, rappresenti "una soluzione appropriata rispetto a una protratta problematica che può favorire, unitamente ad altri fattori (quali ad esempio recente introduzione anche di disposizioni specifiche sulle issuer-sponsored research), un maggiore sviluppo della ricerca sulle società quotate a medio-bassa capitalizzazione".
Nell'anno in
4 casi (rispetto ai due del 2023) è stata
richiesta ai soggetti abilitati la pubblicazione delle raccomandazioni d'investimento a seguito della divulgazione sul mercato di notizie o indiscrezioni sul loro contenuto suscettibili di fornire agli investitori una rappresentazione non corretta del quadro informativo, nonché in presenza di una sensibile variazione del prezzo di mercato o del volume degli scambi degli strumenti finanziari oggetto della raccomandazione.
(Foto: Carrie Allen www.carrieallen.com on Unsplash)