Chiusura sulla parità per la Borsa di New York, con il
Dow Jones che si attesta a 42.172 punti; sulla stessa linea, resta piatto l'
S&P-500, con chiusura su 5.981 punti. Senza direzione il
Nasdaq 100 (0%); sulla stessa tendenza, pressoché invariato l'
S&P 100 (-0,04%).
Il Federal Open Market Committee della
Fed ha votato all'unanimità per
mantenere il tasso di riferimento in un intervallo tra il 4,25% e il 4,5%, come ha fatto dall'inizio dell'anno. Ha inoltre pubblicato nuove previsioni economiche - le prime da quando il presidente Donald Trump ha annunciato una serie di dazi ad aprile - che mostrano come quest'anno si preveda una crescita più debole, un'inflazione più elevata e una disoccupazione più elevata.
L'economia statunitense non ha ancora visto appieno l'effetto dei dazi sui prezzi al consumo, ha affermato il presidente della Fed,
Jerome Powell, durante la conferenza stampa: "
Ci vuole del tempo prima che i dazi si facciano strada lungo la catena di distribuzione fino al consumatore finale. Un buon esempio di ciò sarebbe il fatto che i beni venduti oggi dai rivenditori potrebbero essere stati importati diversi mesi fa, prima dell'imposizione dei dazi. Quindi stiamo iniziando a vederne alcuni effetti e prevediamo che ne vedremo di più nei prossimi mesi".
Parlando della solidità sostenuta del mercato del lavoro, Powell ha sottolineato di
non vedere segnali di indebolimento dell'economia statunitense nel breve termine: "L'economia statunitense ha sfidato ogni previsione di indebolimento, soprattutto negli ultimi tre anni, ed è stato notevole vedere ripetutamente che la gente pensava che si sarebbe indebolita. Prima o poi accadrà, ma al momento non ne vediamo segnali".
Sul fronte geopolitico, secondo fonti a conoscenza della situazione citate da Bloomberg, alti
funzionari statunitensi si stanno preparando all'eventualità di un attacco all'Iran nei prossimi giorni, segno che Washington sta predisponendo le infrastrutture per entrare direttamente in conflitto con Teheran.
Nella parte bassa della classifica dell'S&P 500, sensibili ribassi si sono manifestati nei comparti
energia (-0,68%) e
telecomunicazioni (-0,67%).
Tra i
protagonisti del Dow Jones,
Intel (+3,32%),
Goldman Sachs (+1,70%),
JP Morgan (+1,65%) e
Merck (+1,29%).
Le peggiori performance, invece, si sono registrate su
Visa, che ha chiuso a -4,88%. Spicca la prestazione negativa di
Dow, che scende del 3,19%. Giornata fiacca per
Boeing, che segna un calo dell'1,29%. Piccola perdita per
Johnson & Johnson, che scambia con un -1,08%.
Sul podio dei titoli del Nasdaq,
Marvell Technology (+7,09%),
Datadog (+4,17%),
Intel (+3,32%) e
Tesla Motors (+1,78%).
Le peggiori performance, invece, si sono registrate su
Paypal, che ha chiuso a -2,97%.
Lululemon Athletica scende del 2,78%. Calo deciso per
Diamondback Energy, che segna un -2,71%. Sotto pressione
KLA-Tencor, con un forte ribasso del 2,45%.
Tra le
grandezze macroeconomiche più importanti dei mercati statunitensi:
Venerdì 20/06/2025 14:30
USA: PhillyFed (atteso -1,2 punti; preced. -4 punti)
16:00
USA: Leading indicator, mensile (atteso -0,1%; preced. -1%)
Lunedì 23/06/2025 15:45
USA: PMI servizi (preced. 53,7 punti)
15:45
USA: PMI manifatturiero (preced. 52 punti)
15:45
USA: PMI composito (preced. 53 punti)
16:00
USA: Vendita case esistenti, mensile (preced. -0,5%)
16:00
USA: Vendita case esistenti (preced. 4 Mln unità).