Fitch pone Almaviva in Rating Watch Negativo per acquisizione di Tivit

Pubblicato il 18/06/2025
Ultima modifica il 18/06/2025 alle ore 15:52
Teleborsa
Fitch Ratings ha posto in Rating Watch Negativo (RWN) il rating "BB" di Almaviva. L'azione di rating segue l'annuncio di Almaviva dell'acquisizione di Tivit, un fornitore brasiliano di servizi IT.

Fitch prevede di risolvere il problema di "RWN" una volta che l'operazione sarà approvata dalle autorità di regolamentazione e finalizzata. Se l'operazione fosse interamente finanziata dal debito, viene stimato che la leva finanziaria di Almaviva salirebbe a oltre 4x, con un probabile declassamento di un notch. La risoluzione del problema di "RWN" dipenderà dalla valutazione dei rischi di integrazione (dopo le acquisizioni del 2024/2025, inclusa Tivit), dalla visibilità di ricavi e flussi di cassa e dall'entità della leva finanziaria utilizzata per finanziare Tivit.

Viene spiegato che Almaviva non ha divulgato alcun dettaglio finanziario della proposta di acquisizione, annunciata il 13 giugno, ma, secondo le stime di Fitch, potrebbe comportare un aumento significativo della leva finanziaria EBITDA, potenzialmente superiore a 4x pro forma se interamente finanziata dal debito. La leva finanziaria di Almaviva era già stata messa a dura prova a seguito dell'acquisizione di Iteris e Magna nel 2024. L'acquisizione di Tivit è soggetta all'approvazione delle autorità competenti e si prevede che si concluda entro la fine di luglio.

La crescita dell'EBITDA di Almaviva si è arrestata nel primo trimestre del 2025, "mettendo a dura prova le prospettive di un rapido deleveraging", si legge in una nota. La società ha registrato un EBITDA rettificato degli ultimi 12 mesi pari a 274 milioni di euro pro forma nel primo trimestre del 2025, in leggero calo rispetto ai 276 milioni di euro registrati nel 2024.

Fitch spiega anche che Almaviva sostiene ingenti costi straordinari che incidono sull'EBITDA e sulla generazione di cassa. L'agenzia di rating ritiene che i costi straordinari possano rimanere elevati a seguito di una serie di acquisizioni, almeno nel breve-medio termine. La società ha registrato rispettivamente 18 milioni di euro e 21 milioni di euro di costi straordinari nel 2024 e nel 2023. Viene stimato che questi costi potrebbero aumentare dopo l'acquisizione di Tivit, ma potrebbero diminuire dopo la chiusura completa del segmento CRM Europe.