Energia, Pichetto: costo costantemente a centro azione Governo

Pubblicato il 18/06/2025
Ultima modifica il 18/06/2025 alle ore 17:03
Teleborsa
"Il tema del costo dell'energia è costantemente al centro dell'azione governativa, le costanti tensioni internazionali e i possibili impatti sui mercati energetici ci impongono di mantenere alta la guardia e di continuare lungo la linea intrapresa da tempo per la diversificazione delle fonti di approvvigionamento, lo sviluppo di nuova capacità di generazione da fonti e il disaccoppiamento dei prezzi dell'energia elettrica dal prezzo del gas naturale". Lo ha detto il ministro per l'ambiente e la sicurezza energetica, Gilberto Pichetto Fratin, al Question Time rispondendo a un'interrogazione sul prezzo dell'energia.

"In ottica futura - ha aggiunto -, si mira a creare un assetto di mercato basato più su contratti di approvvigionamento a lungo termine, quali i ppa e i contratti per differenza, che possono contribuire in modo significativo a sostenere il processo di decarbonizzazione dei consumi energetici dell'industria, anche attraverso l'autoproduzione, e a promuovere una maggiore stabilizzazione dei costi delle forniture, con una minore esposizione alla volatilità dei prezzi dei mercati spot".

"Ulteriori misure di carattere strutturale sono in fase valutazione, sempre nell'ottica di facilitare l'accesso dei consumatori ai benefici della generazione da fonti rinnovabili e di sganciare il prezzo dell'energia elettrica da quello del gas - ha poi detto pichetto -. pertanto, occorrerà incrementare l'integrazione dei mercati all'ingrosso del gas, ridurre il peso dell'ets sulla generazione elettrica e adottare misure di sostegno ai settori hard to abate".

"I costi di generazione indicati,
decrescenti nel tempo, non considerano i potenziali benefici derivanti dall'integrazione efficiente delle differenti tecnologie nel sistema energetico", ha detto Fratin rispondendo a un'interrogazione sui costi della ripresa del programma nucleare in Italia, citando un rapporto dell'Agenzia internazionale dell'energia.

"In un rapporto più recente della stessa Agenzia,
pubblicato lo scorso gennaio 2025 - ha aggiunto -, si individua un costo previsto dell'energia prodotta da fonte nucleare anche potenzialmente inferiore ai 100 dollari per megawatt ora. Bisogna considerare che si tratta di costi stimati associati a tecnologie innovative e in via di sviluppo, pertanto potenzialmente soggetti a ulteriori revisioni al ribasso che potrebbero derivare dalla produzione in serie dei reattori modulari avanzati. Si consideri inoltre, che il nucleare sta diventando più attrattivo per il settore privato grazie anche a nuovi modelli di business, volti a ridurre il rischio per gli investitori e a garantire la stabilità dei ricavi".

"In una valutazione complessiva del riavvio del programma
- ha proseguito Pichetto -, bisogna considerare, inoltre, anche i benefici economici attesi nel breve termine e legati agli investimenti indotti nella filiera e alla creazione di posti di lavoro qualificati; nel lungo termine, invece il nucleare contribuirà a calmierare i prezzi e a ridurne la relativa volatilità". "Come Governo, stiamo monitorando con attenzione le scelte operate a livello internazionale in relazione ai finanziamenti e ai contributi pubblici destinati al settore nucleare - ha concluso