Nel
2024 il mercato regolamentato dei giochi pubblici ha raccolto complessivamente 157,4 miliardi di euro giocate, restituendone 136 miliardi sottoforma di vincite (+49% rispetto al 2019), per una spesa effettiva di 21,4 miliardi di euro, di cui 16,3 generata dal canale fisico, con 65,3 miliardi di somme giocate. È questa la fotografia scattata dal rapporto
"Il valore economico e sociale dei giochi pubblici su rete fisica in Italia" curato da
Nomisma con la collaborazione di
NOVOMATIC Italia.La raccolta del gioco su rete fisica indica il totale delle somme di denaro giocate dai clienti presso i punti vendita fisici autorizzati, quali sale slot (VLT e AWP), agenzie di scommesse, sale bingo, tabaccherie e bar dotati di terminali per il gioco o autorizzati alla vendita di altri prodotti di gioco. Rappresenta l’importo lordo raccolto dai concessionari del gioco legale tramite la rete di esercizi commerciali fisici, prima di sottrarre le vincite erogate, le imposte e i costi di gestione.
I giochi regolamentati proposti attraverso la rete fisica, che in Italia conta circa 85.000 esercizi unici, comprendono
apparecchi da intrattenimento, giochi numerici, lotterie, scommesse e bingo. Con 53.600 punti vendita, la rete più ampia è quella delle lotterie a estrazione istantanea. A guidare la classifica delle Regioni a più alta numerosità di punti vendita fisici in quasi tutte le categorie di gioco è la Lombardia, con un peso sul totale nazionale che si aggira tra il 13% e il 16%, seguita da Lazio e Campania.
Giochi pubblici su rete fisica: rilevante il peso su PIL, gettito fiscale e occupazioneIl valore aggiunto creato dal settore dei giochi pubblici su rete fisica in termini di impatto diretto, indiretto e indotto contribuisce per l’1,1% del PIL nazionale. Nello specifico, le
imprese attive nella concessione, gestione e distribuzione dei giochi pubblici su rete fisica hanno prodotto nel 2024 un valore aggiunto complessivo di 20,8 miliardi di euro. Di questi 6,2 miliardi sono riconducibili all’effetto diretto, ovvero gli effetti direttamente attribuibili a concessionari, gestori, rete specializzata e generalista.L’effetto indiretto – ossia quello prodotto dai fornitori e dalle filiere collegate -, è pari a 8,1 miliardi di euro. Infine, l’effetto indotto, ossia quello generato dall’incremento di reddito percepito da tutti i soggetti coinvolti a vario titolo in questo processo, risulta pari a 6,5 miliardi di euro. Considerando complessivamente i tre effetti, Nomisma stima unmoltiplicatore finale di 3,4. Ciò sta a significare che, per ogni euro di valore aggiunto creato dalle imprese dei giochi pubblici su rete fisica, se ne generano complessivamente 3,4 per il sistema economico italiano.
Oltre al ruolo fondamentale nel garantire un’offerta legale, tracciabile e presidiata sul territorio, al contempo i giochi pubblici hanno un peso rilevante nel sostenere la fiscalità del nostro Paese. Nello specifico,
si tratta di una delle principali fonti di gettito fiscale amministrato dall’Agenzia delle dogane e dei monopoli, con una quota pari al 13% del totale del gettito di competenza dell’Agenzia nel 2024. A conferma della sua rilevanza, la rete fisica ha prodotto nel 2024 ben 9,2 miliardi di gettito erariale.
Anche in termini occupazionali l’effetto del comparto per il sistema Paese risulta rilevante: secondo quanto emerge dallo studio di Nomisma, a fronte di 147mila impiegati direttamente da concessionari e gestori se ne attivano 324mila nell’intero sistema economico italiano. Pertanto, grazie alla propria attività sul territorio nazionale, per ogni occupato delle imprese del settore si attivano 2,2 occupati nell’intera economia nazionale.
Diffusione del gioco in Italia: il 48% dei maggiorenni ha giocato almeno 1 volta nell’ultimo annoNel corso del tempo i giochi regolamentati proposti attraverso la rete fisica si sono consolidati come
opzione di intrattenimento sicura e responsabile, contribuendo al contrasto della criminalità organizzata e alla tutela della legalità e supportando le attività legate alla prevenzione e gestione del disturbo da gioco d’azzardo.
Ma quanto è diffuso il gioco in Italia?
Il gioco legale rappresenta una delle forme di intrattenimento più diffuse tra gli italiani. A conferma di ciò, secondo
l’indagine condotta da Nomisma, nel 2024 sono stati 20,7 milioni (48%) gli italiani di età 18-75 anni che hanno partecipato almeno una volta a giochi con vincite in denaro accessibili sia online sia nei punti fisici.
Tra le diverse tipologie di gioco legale distribuite su rete fisica, il Gratta e Vinci è quello più diffuso in Italia, tanto che 9 giocatori su 10 hanno giocato almeno una volta negli ultimi dodici mesi.
Analizzando le motivazioni che
spingono gli italiani verso la pratica dei giochi legali con vincite in denaro vi sono in primis motivi ludici e di intrattenimento (lo dichiarano 6 giocatori su 10). Nel complesso, i giochi pubblici proposti attraverso la rete fisica sono considerati dagli utilizzatori
un’opzione di intrattenimento più sicura e responsabile rispetto ai giochi offerti online. Tra le principali ragioni che spingono i giocatori italiani a preferire i locali fisici vi è proprio la percezione di un minor rischio di truffe che aumenta la sensazione di sicurezza (indicata dal 30% dei giocatori), così come la possibilità di ricevere assistenza dal personale in caso di necessità (22%).
Giochi pubblici su rete fisica: occorre una normativa uniformeIndubbiamente il report realizzato da
Nomisma offre la fotografia di un comparto strategico per le politiche di legalità, salute e finanza pubblica del Paese: oltre ai numeri che ne evidenziano la rilevanza, emerge una realtà articolata e strutturata, capace di generare non solo valore economico e occupazione, ma anche valore sociale in quanto garantiscepresidi di legalità, responsabilità e tutela dei cittadini.
Al riguardo, l’avvento delle nuove tecnologie e delle relative applicazioni costituisce un capitolo di potenziale svolta anche per il comparto dei giochi pubblici su rete fisica. Il presente e il prossimo futuro sono infatti caratterizzati da nuove possibilità in termini di controllo e sicurezza, che potranno consentire uno sviluppo dell’offerta coerente con la priorità assoluta di tutelare il consumatore finale.
L’utilizzo della tecnologia può infatti aiutare a prevenire e contrastare il disturbo da gioco d’azzardo. Ad esempio, nel caso degli apparecchi VLT e AWP, l’implementazione di tecnologie innovative potrà consentire di attivare una componente di intervento esterno, similmente a quanto già accade nel gioco online. Si pensi al riguardo a strumenti di intelligenza artificiale che siano in grado di riconoscere, attraverso l’utilizzo di modelli predittivi, determinati pattern di giocata o comportamenti degli utenti per generare un alert a schermo o una segnalazione automatica al personale che lavora nelle sale.
"Oltre all’importante contributo economico e fiscale per il Paese, i giochi pubblici regolamentati proposti nella rete fisica contribuiscono alla salvaguardia della legalità sul territorio e assumono un ruolo imprescindibile e da valorizzare sempre di più nel sostegno alle attività di prevenzione e gestione del disturbo da gioco d’azzardo" dichiara
Emanuele Di Faustino, Responsabile Industria, Retail e Servizi di Nomisma. "Oggi, però, il comparto soffre una condizione di crescente marginalizzazione normativa e competitiva dovuta a restrizioni territoriali eterogenee e dall’assenza di una regia normativa unitaria. Una frammentazione che andrebbe superata con una normativa nazionale uniforme, capace di garantire un equilibrio tra peso economico del comparto, legalità e adeguata tutela della salute pubblica".
(Foto: Photo by John Schnobrich on Unsplash)