Inaugurata ieri, mercoledì
11 giugno, presso il
Museo di Palazzo Doebbing a Sutri, in provincia di Viterbo, la mostra personale
Poesia, Potere, Ironia dedicata a
Julio Larraz, tra i più autorevoli artisti latinoamericani contemporanei, nata dalla collaborazione tra la
Municipalità di Sutri e la Galleria d’Arte Contini.L’esposizione, curata da
Leonardo Contini, si inserisce nel programma di valorizzazione dell’arte contemporanea promosso dal museo e propone una selezione significativa di dipinti, sculture e opere su carta che attraversano i
temi centrali della poetica dell’artista: l’identità, il potere, la memoria e l’ironia.Nato a L’Avana nel 1944,
Larraz lascia Cuba nel 1961, allontanandosi da un regime che limitava la libertà individuale, La sua arte mescola elementi della cultura caraibica, suggestioni europee e riferimenti cinematografici. Come detto, tema centrale della sua produzione è il potere, che Larraz affronta con sguardo acuto e dissacrante, smascherandone le contraddizioni e ridicolizzandone gli eccessi. Il suo stile, al tempo stesso sofisticato e accessibile, alterna grottesco e introspezione, denuncia e leggerezza.
Legato profondamente all’Italia e in particolare a Pietrasanta, dove ha realizzato molte delle sue sculture, Larraz ha esposto in importanti sedi italiane come il
Complesso del Vittoriano a Roma, la Fondazione Puglisi Cosentino di Catania e la Galleria Contini, consolidando un forte rapporto con il panorama culturale del Paese.
Questo nuovo evento culturale è mutuato dalla passione di
Emmanuele F. M. Emanuele, che si estrinseca nella sua infinita conoscenza del mondo artistico e, soprattutto, nel suo immenso amore per
Sutri.
"Sono davvero lieto di poter dare ancora una volta testimonianza della mia valutazione positiva dell’opera di Julio Larraz, a cui mi lega un rapporto amicale che risale all’anno 2014, quando potei realizzare, per conto della Fondazione Roma-Mediterraneo da meù allora presieduta, e sempre grazie alla Galleria Contini, una mostra eccezionale delle sue opere a Catania", sottolinea
Emanuele.
"Questa volta la mostra non vede un mio contributo, ma solo la testimonianza per l’affettuosità della famiglia Contini, la quale ha voluto utilizzare per il progetto espositivo il magnifico scenario del Museo di Palazzo Doebbing che ho aiutato a realizzare
nella mia adorata città di Sutri, dove oramai vivo la maggior parte del mio tempo. Nei confronti di Larraz ho avvertito un’immediata familiarità e sintonia con il suo universo percettivo e figurativo, che coniuga sentimenti provenienti da terre lontane con quelle della mia terra natia, la meravigliosa Sicilia, da cui egli ha mutuato, nel gesto pittorico, lo stile solare ed “insulare”, il tratto netto e pulito, l’uso morbido del colore. Dotato di una personalissima vena caricaturale e dissacratoria, incline alle visioni oniriche e alle rappresentazioni di sapore cinematografico, Larraz in questa mostra ripropone i temi che da sempre gli sono cari: l’amore per la natura, che trova affermazione nei molti dipinti dedicati al mare; la passione per i viaggi, per terra o per cielo; l’urgenza di dare testimonianza ad alcuni personaggi della storia, che con le sculture in bronzo da lui esposte trova ulteriore conferma, e – da ultima, ma non ultima – l’attenzione costante per il rapporto sentimentale, l’eros, la seduttività femminile. Ritengo, dunque, che le
mirabili opere scultoree e pittoriche di Julio Larraz trovino qui a Sutri, ed in particolare negli splendidi spazi di Palazzo Doebbing, l’opportunità di una valorizzazione estetica incomparabile", conclude il Professore.