Il CdA di
Gpi, società leader nel settore software e servizi a supporto della trasformazione digitale della sanità, ha approvato, nell’ambito del processo di razionalizzazione e semplificazione della struttura societaria del Gruppo, i progetti di fusione per incorporazione in Gpi delle società BIM Italia S.r.l. e Oslo Italia, entrambe interamente controllate dalla Capogruppo.
L’operazione, spiega una nota, si inserisce in una più ampia strategia di efficientamento gestionale e mira a concentrare nella
Capogruppo le attività operative delle società incorporate, con l’obiettivo di ottenere semplificazioni amministrative, ottimizzazione delle risorse, nonché il conseguimento di sinergie economiche e operative.
Gli effetti contabili e fiscali della fusione decorreranno retroattivamente dal 1° gennaio dell’anno in cui le fusioni saranno divenute efficaci. Gli effetti giuridici delle fusioni nei confronti dei terzi decorreranno dalla data che sarà stabilita nell’atto di fusione. Non sono previsti trattamenti particolari per categorie di soci né vantaggi specifici rispettivamente per gli amministratori delle società partecipanti alle predette operazioni.
A seguito della nomina e conferma da parte dell’Assemblea degli Azionisti dello scorso 29 aprile del Consigliere Andrea Di Santo, il Consiglio di Amministrazione ha altresì accertato il possesso da parte dello stesso dei requisiti di onorabilità ed eleggibilità previsti dalla normativa vigente e dal Codice di Corporate Governance, seppur privo del requisito in tema di indipendenza.
Il Consiglio di Amministrazione ha, inoltre, nominato e confermato, fino alla scadenza del mandato del Consiglio di Amministrazione e cioè fino all’Assemblea convocata per l’approvazione del bilancio al 31 dicembre 2026, Andrea Di Santo quale membro del Comitato Strategico, che risulta pertanto così composto: Luca d’Agnese (Presidente), Fausto Manzana, Andrea Di Santo, Mario Vitale.