Bce, l'euro ancora seconda valuta più rilevante. Ma l'oro lo supera nelle riserve globali

Le conclusioni della revisione annuale del ruolo internazionale dell'Euro.
Pubblicato il 11/06/2025
Ultima modifica il 11/06/2025 alle ore 11:34
Teleborsa
Il ruolo internazionale dell'Euro è rimasto sostanzialmente stabile nel 2024, mantenendo la sua posizione di seconda valuta più importante a livello globale. L'Euro è però stato superata dall'oro al secondo posto per quel che riguarda le riserve più importante al mondo per le banche centrali. Nella revisione annuale del ruolo internazionale dell'Euro, la Banca centrale europea ha sottolineato come la quota dell'Euro attraverso vari indicatori dell'uso della valuta internazionale sia rimasta in gran parte invariata dall'invasione su larga scala della Russia dell'Ucraina, attestandosi a circa il 19%. È però emerso anche che i lingotti nel 2024 hanno rappresentato il 20% delle riserve ufficiali globali, superando il 16% dell'Euro e piazzandosi secondi solo al dollaro Usa che mantiene il suo primato con una quota del 46%.

"Le banche centrali hanno continuato ad accumulare oro a un ritmo record e alcuni paesi hanno attivamente esplorato alternative ai tradizionali sistemi di pagamento transfrontalieri", ha sottolineato la Bce, segnalando che, "sebbene i dati attuali non indichino cambiamenti significativi nell'uso internazionale dell'Euro, è importante rimanere vigili". "Ci sono prove di un legame tra allineamenti geopolitici e cambiamenti nei modelli di fatturazione valutaria nel commercio globale, in particolare dopo l'invasione russa dell'Ucraina – ha aggiunto –. Sono emerse anche nuove sfide al ruolo internazionale dell'Euro, comprese le iniziative che promuovono l'uso globale delle criptovalute".

Per quanto riguarda la crescita della domanda di oro, nel rapporto dela Bce si legge che "nel 2024 i prezzi dell'oro hanno raggiunto massimi storici, mentre le riserve auree da parte delle banche centrali si sono attestate a livelli vicini a quelli visti l'ultima volta nell'era Bretton Woods". "La domanda di oro da parte delle banche centrali è rimasta ai massimi record nel 2024, rappresentando oltre il 20% della domanda globale, in contrasto con la quota di circa un decimo registrata in media negli anni '10".

Nel rapporto, Francoforte ha spiegato che la domanda di oro per le riserve monetarie è aumentata bruscamente dopo l'invasione russa dell'Ucraina nel 2022 e da quel momento è rimasta alta. Un sondaggio condotto dal World Gold Council presso le banche centrali di tutto il mondo ha suggerito che la motivazione di tale trend sia, da una parte, l'utilizzo dell'oro per scopi di diversificazione, dall'altro, un suo utilizzo come strumento di protezione dal rischio geopolitico. A spingere la domanda secondo alcune banche centrali di economie emergenti e in via di sviluppo anche le preoccupazioni relative alle sanzioni e alla possibile erosione del ruolo delle principali valute.

Turchia, India e Cina sono in cima alla lista dei maggiori acquirenti, accumulando congiuntamente più di 600 tonnellate di oro dalla fine del 2021.

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