"Viviamo in un contesto economico, geopolitico e tecnologico in continuo mutamento, con una elevata incertezza, dove i focolai di tensione non cessano di sorgere e nel quale le minacce
dell'uso del sistema finanziario per finalità criminali si fanno sempre più complesse, sofisticate e globali. In questo scenario, l'efficacia della risposta italiana ai rischi di riciclaggio e finanziamento del terrorismo è strettamente legata alla capacità di agire in maniera coordinata e proattiva, a livello nazionale, europeo, internazionale". Lo ha affermato il ministro dell'Economia, G
iancarlo Giorgetti intervenendo alla presentazione del Rapporto annuale dell'Unità di Informazione Finanziaria per l'Italia (Uif).
"E' grazie a questa sinergia istituzionale che il nostro Paese può rispondere con tempestività ed efficacia alle minacce sistemiche e alle evoluzioni del contesto globale. Il Rapporto odierno - ha osservato - fornisce un riscontro tangibile della sempre maggiore collaborazione nazionale e internazionale, concretizzatasi nella firma di nuovi protocolli di intesa tra le autorità del sistema e nell'impegno della UIF nella ricostruzione dei flussi finanziari complessi riconducibili a nominativi sottoposti a indagini".
Il lavoro della Uif - ha proseguito Giorgetti - si integra con quello delle altre istituzioni e autorità coinvolte, siano esse giudiziarie, investigative o di vigilanza, rafforzando un impianto multilivello fondato su collaborazione, trasparenza e responsabilità condivisa.
In particolare, il Rapporto consente di cogliere la complessità e la centralità dell'attività di raccolta e analisi delle Segnalazioni di Operazioni Sospette (Sos), che rappresenta la pietra angolare del sistema di prevenzione e contrasto ed è un elemento imprescindibile per l'avvio e lo sviluppo delle indagini e dei procedimenti penali da parte delle Direzioni Distrettuali Antimafia consentendo, in molti casi, anche di
addivenire a rilevanti sequestri dei beni".
"Il rapporto della Uif rileva tempestivamente e puntualmente un peso crescente delle frodi informatiche e una continua evoluzione delle modalità di utilizzo delle
criptoattività a scopo di riciclaggio e il crescente ricorso alle stablecoins", ha detto il Ministro.
"Non a caso abbiamo recentemente rafforzato i presidi regolamentari per il contrasto e la prevenzione dell'utilizzo a fini illeciti di cripto-attività. I prestatori di servizi in cripto-attività sono stati sottoposti, in linea con quanto previsto a livello europeo, agli stessi obblighi antiriciclaggio applicati agli intermediari bancari e finanziari. Inoltre - ha proseguito Giorgetti - sono stati introdotti specifici obblighi di tracciabilità delle operazioni in cripto-attività con l'obiettivo di favorire l'individuazione di eventuali transazioni sospette".
"Siamo, tuttavia, consapevoli che le modalità di utilizzo delle cripto-attività a scopi di riciclaggio sono in continua evoluzione e sempre più complesse e sofisticate. Stiamo, quindi, continuando a lavorare su questo fronte, in raccordo con tutti gl
i attori istituzionali coinvolti, con l'obiettivo - ha spiegato - di assicurare un sistema adeguato a fronteggiare le sfide derivanti dall'uso delle nuove tecnologie