Fedrigoni, Moody's assegna rating "B3" con outlook "stabile"

Pubblicato il 20/05/2025
Ultima modifica il 20/05/2025 alle ore 18:53
Teleborsa
Moody's ha assegnato a Fedrigoni, gruppo italiano attivo nella produzione di carte speciali per packaging di lusso e altre applicazioni creative, etichette autoadesive, supporti grafici per la comunicazione visiva e soluzioni RFID, un long-term corporate family rating (CFR) di "B3". L'outlook è "stabile".

L'azione di rating riflette i deboli parametri di credito della società, con la leva finanziaria lorda rettificata che ha raggiunto 7,6x alla fine del 2024, pro-forma per le recenti acquisizioni, tra cui Poli-Tape e alcune attività di Mohawk, il consolidamento completo di Tageos e il completo rifinanziamento della struttura del debito. Questo valore è significativamente superiore all'intervallo 5x-6x precedentemente ritenuto appropriato per un rating B2. Il rapporto ha superato la precedente previsione di 7x per il 2024, poiché la società ha contratto oltre 316 milioni di euro di debito aggiuntivo attraverso il rifinanziamento e l'operazione di sale-and-leaseback (177 milioni di euro), oltre ad aver raccolto quasi 140 milioni di euro di altri debiti finanziari lo scorso anno. Anche gli utili del 2024 sono stati inferiori alle aspettative, in parte a causa di una debole performance nell'ultimo trimestre, dove l'EBITDA rettificato della società è diminuito del 13%, con un calo del 29% nel segmento del packaging di lusso rispetto al quarto trimestre del 2023.

Moody's prevede un moderato miglioramento della leva finanziaria nei prossimi anni, con un rapporto che scenderà a circa 7x nel 2025 e più vicino a 6x nel 2026, ipotizzando una crescita dei volumi a una sola cifra, margini sostanzialmente stabili e costi straordinari significativamente inferiori. Tuttavia, le previsioni presentano rischi al ribasso dovuti all'indebolimento del contesto macroeconomico, con un'inflazione potenzialmente più elevata e una riduzione della spesa al consumo che potrebbero avere un impatto negativo in particolare sul segmento Luxury Packaging dell'azienda.

Ciononostante, Moody's ritiene che l'adeguata posizione di liquidità di Fedrigoni possa offrire un cuscinetto contro scenari avversi. In assenza di significativi costi di ristrutturazione, prevede che Fedrigoni genererà un free cash flow positivo, supportato da una redditività discreta, da una riduzione degli oneri finanziari a seguito del rifinanziamento dello scorso anno e ipotizzando una riduzione degli investimenti e del capitale circolante nel periodo 2025/26 rispetto ai livelli del 2024. Tuttavia, è importante notare che Fedrigoni dovrà utilizzare parte della sua liquidità per coprire i costi di liquidazione della sua attività Office nel 2025, per la quale l'azienda ha incluso 28 milioni di euro nel calcolo del debito rettificato a dicembre 2024. Inoltre, dovrà finanziare l'acquisizione di un'ulteriore quota del 18% in Tageos, che ne consentirebbe il pieno consolidamento, sebbene Fedrigoni deterrebbe circa il 68% di Tageos. Moody's ritiene che nei prossimi anni la società possa puntare ad acquisire la quota rimanente e potrebbe prendere in considerazione ulteriori acquisizioni aggiuntive, anche se al momento questa non è una priorità.