CER, Gamberini (Legacoop): da decreto MASE ulteriore strumento per favorirne sviluppo

Pubblicato il 16/05/2025
Ultima modifica il 16/05/2025 alle ore 12:23
Teleborsa
"Oggi le Comunità Energetiche Rinnovabili hanno a disposizione un ulteriore strumento per svilupparsi ed ampliare il loro contributo alla transizione green attraverso la produzione diffusa di energia da fonti rinnovabili”. Lo ha detto il presidente di Legacoop, Simone Gamberini, commentando la firma, da parte del Ministro dell’Ambiente e della Sicurezza Energetica, Pichetto Fratin, del decreto che modifica la disciplina degli incentivi per le CER, stabilendo una serie di misure che consentono di raggiungere
più facilmente gli obiettivi del PNRR.

"Legacoop -aggiunge Gamberini- ha da sempre creduto nelle CER per il loro impatto positivo in termini di contributo alla lotta contro il cambiamento climatico e per i benefici economici che possono apportare agli utenti, sollecitando la partecipazione attiva dei cittadini al processo di transizione energetica e rafforzando i legami solidali delle comunità. Per questo abbiamo dato vita al progetto Respira.coop, insieme a Coopfond e Banca Etica, per affiancare tutte le realtà interessate a costituire una CER in forma cooperativa. Ad oggi abbiamo favorito la nascita di 46 nuove cooperative. Di queste già 7 sono state riconosciute dal Gse e gestiscono configurazioni in 38 cabine primarie, ma puntiamo a raggiungere le 200 CER nei prossimi mesi, anche sulla scorta delle misure inserite nel decreto".

"In ogni caso -conclude il presidente di Legacoop- punteremo a far crescere le comunità energetiche anche nelle aree più periferiche, convinti che i comuni sotto i 5.000 abitanti siano una risorsa fondamentale per tenere insieme il Paese. Come sempre, continueremo ad essere uno strumento di supporto e crescita per tutti i territori".