Carburanti, in vigore il riallineamento delle accise

Diesel più caro, benzina in calo
Pubblicato il 15/05/2025
Ultima modifica il 15/05/2025 alle ore 10:48
Teleborsa
Entra in vigore da oggi, 15 maggio 2025, il decreto interministeriale che stabilisce il riallineamento delle accise sui carburanti, con effetti immediati sui prezzi alla pompa: il gasolio subirà un aumento, mentre la benzina costerà leggermente meno.

Il provvedimento, firmato dal ministro dell’Ambiente Gilberto Pichetto Fratin e dal ministro dell’Economia Giancarlo Giorgetti, ridetermina le aliquote delle accise come segue: 71,34 centesimi di euro/litro per la benzina e 63,24 centesimi di euro/litro per il gasolio.

Il decreto è stato pubblicato a sorpresa nella serata del 14 maggio in Gazzetta Ufficiale ed è entrato in vigore già da oggi. L’effetto immediato è una variazione di 1,5 centesimi di euro/litro: incremento per il diesel, riduzione per la benzina.

La misura è stata adottata in coordinamento con i ministri Matteo Salvini (Trasporti e Infrastrutture) e Francesco Lollobrigida (Agricoltura). Le maggiori entrate derivanti dalle nuove aliquote saranno destinate al Fondo nazionale per il finanziamento del trasporto pubblico locale, con l’obiettivo di potenziare i servizi e ridurre l’impatto ambientale della mobilità urbana.

Il decreto si inserisce nel quadro degli obiettivi fissati dalla Missione 7 del RePowerEU, che prevede un riallineamento graduale delle accise nell’arco di cinque anni, a partire dal 2025. L’obiettivo è promuovere una fiscalità più coerente con gli impegni ambientali europei, riducendo al contempo il ricorso ai combustibili fossili più inquinanti.

"Bene, il Governo ha accolto la nostra richiesta di abbassare le accise sulla benzina in modo corrispondenze all'innalzamento delle accise sul gasolio. Certo i consumatori che hanno auto a gasolio saranno penalizzati, ma il loro aggravio, pari, considerando anche l'Iva al 22%, a 1,83 cent al litro, ossia 91,5 cent per un pieno di 50 litri, con un rincaro annuo a famiglia, nell'ipotesi di due rifornimenti al mese, pari a 21 euro e 96 cent, sarà compensato da un analogo risparmio per chi ha una vettura a benzina", afferma Massimiliano Dona, presidente dell'Unione Nazionale Consumatori, commentando la pubblicazione in Gazzetta del decreto sulla revisione delle disposizioni in materia di accise.

"In merito ai carburanti, ci domandiamo comunque che fine abbia fatto l'unica cosa utile prevista dal decreto-legge 14 gennaio 2023, n. 5, ossia l'app che doveva suggerire ai consumatori quale è il distributore di carburanti più conveniente nella loro zona. Dopo la bellezza di 2 anni e 4 mesi dal varo del decreto, l'app non ha ancora visto la luce e non se ne sa più nulla. Un ritardo vergognoso!" conclude Dona.

Anche Assoutenti commenta l'entrata in vigore del riordino delle accise. "In tema di carburanti il Governo deve operare per una riduzione della tassazione complessiva che pesa su benzina e gasolio, e che porta i listini alla pompa praticati in Italia ad essere tra i più cari in Europa".

"Oggi le tasse (Iva e accise) pesano per il 61,1% sulla benzina e per il 57,2% sul gasolio – spiega Assoutenti – Solo nel 2023, ultimo dato ufficiale disponibile, della spesa totale di 70,9 miliardi euro per i carburanti, ben 38,1 miliardi sono finiti nelle casse dello Stato a titolo di Iva e accise".

"Al di là del riordino delle accise chiesto dall’Ue, riteniamo urgente aprire una riflessione a livello comunitario affinché si arrivi ad un sistema unico di tassazione sui carburanti, identico in tutta Europa, anche per evitare che l’Italia perda competitività rispetto a Paesi dove i carburanti costano sensibilmente meno e impattano meno su famiglie, industrie e imprese", conclude il presidente Gabriele Melluso.



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