Amundi ETF: "Flussi azionari europei aumentano grazie alla rotazione in corso"

Le strategie europee hanno rappresentato la metà degli afflussi complessivi del mese, pari a 16,9 miliardi di euro. Investitori alla ricerca di posizioni più difensive
Pubblicato il 15/05/2025
Ultima modifica il 15/05/2025 alle ore 11:08
Teleborsa
Nel mese di aprile gli ETF UCITS domiciliati in Europa hanno registrato una raccolta pari a 16,9 miliardi di euro, in aumento del 47% rispetto agli 11,5 miliardi di euro raccolti nello stesso mese del 2024. La rotazione verso le azioni europee non ha mostrato segni di cedimento, dato che la metà dei net new asset (NNA) complessivi del mese è stata indirizzata verso queste esposizioni.Ciò evidenzia la tendenza, in atto dall'inizio anno, che vede gli investitori privilegiare l'Europa rispetto agli Stati Uniti in ambito azionario. Le azioni hanno rappresentato la maggior parte della raccolta netta, per un ammontare di 14,7 miliardi di euro, mentre il reddito fisso ha contribuito per soli 2,2 miliardi di euro. È quanto emerge dall'analisi mensile dei flussi del mercato ETF a cura di Amundi ETF.

Sia in ambito azionario che nel reddito fisso, gli investitori si sono riposizionati per assumere posizioni più difensive. Nel primo caso, sono state privilegiate le strategie smart beta; nel secondo, gli investitori hanno spostato gli asset nel debito governativo. Nonostante l'incertezza di mercato provocata dai dazi statunitensi, gli ETF a livello globale hanno registrato 136,3 miliardi di euro di NNA, di cui 84,8 miliardi di euro in azioni e 45,8 miliardi di euro nel reddito fisso.

Azioni: interesse per l'Europa

Ad aprile gli investitori hanno allocato 14,7 miliardi di euro negli ETF UCITS registrati in Europa, di cui 8,5 miliardi di euro in azioni europee, mentre hanno disinvestito 2 miliardi di euro dalle azioni statunitensi. Gli indici mondiali hanno contributo per 4,9 miliardi di euro.
Sono stati investiti 3,5 miliardi di euro negli indici azionari con focus sulla zona euro, mentre le azioni paneuropee hanno attirato 1,8 miliardi di euro. Le strategie non legate alla zona euro, in particolare gli indici nordici, hanno registrato flussi in entrata pari a 1,6 miliardi di euro. Gli ETF del settore industriale hanno raccolto 900 milioni di euro mentre 300 milioni sono stati destinati alle strategie IT. Le strategie finanziarie hanno registrato deflussi pari a 900 milioni di euro: ciò potrebbe essere legato al market sell-off dato che queste società tendono ad essere fortemente correlate ai movimenti del mercato. Le strategie Smart Beta si sono rivelate popolari, con afflussi pari a 1,2 miliardi di euro nelle strategie Income e pari a 700 milioni in quelle Minimum Volatility. Prima del market sell-off, gli investitori non erano esposti al fattore Minimum Volatility, dimostrando la loro attuale preferenza per le strategie difensive sul fronte azionario. Dall'inizio dell'anno gli investitori hanno privilegiato le strategie Income, meno volatili di quelle Value o Momentum. Sono stati registrati deflussi pari a 500 milioni di euro dalle strategie equal-weight.

Reddito fisso

Gli ETF UCITS a reddito fisso registrati in Europa hanno raccolto 2,2 miliardi di euro in aprile, di cui 3,5 miliardi di euro nei titoli di Stato e 1,5 miliardi di euro nelle strategie del mercato monetario. Sono stati registrati deflussi pari a 1,2 miliardi di euro dalle strategie high yield, pari a 1 miliardo di euro dal debito societario investment grade e pari a 700 milioni di euro dagli indici broad. Questa rotazione verso i titoli di Stato a scapito del credito societario è una reazione naturale all'aumento della volatilità dei mercati, con gli investitori che adottano un atteggiamento più difensivo. Nell'ambito del debito governativo, gli investitori hanno privilegiato le obbligazioni denominate in euro, che hanno registrato afflussi pari a 2,5 miliardi di euro, mentre 900 milioni di euro sono stati investiti nelle obbligazioni denominate in dollari USA. Le strategie a breve termine sono state le più popolari tra i titoli di Stato, con afflussi pari a 1,2 miliardi di euro per il debito denominato in euro e pari a 900 milioni di euro per quello denominato in dollari USA. I flussi complessivi verso il debito governativo a breve termine sono stati di 2,2 miliardi di euro. Lo scorso anno gli investitori sono stati agnostici rispetto alla scadenza dei titoli di Stato, preferendo strategie all maturities, ma ora la situazione è cambiata, riflettendo il livello di incertezza del mercato.

Materie prime

Nell'ultima settimana di aprile sono stati registrati deflussi pari a 1 miliardo di euro dagli ETC e ETP sull'oro.