Il
disegno di legge in materia dei salari, caldeggiato dalla Lega, approderà questa settimana in Parlamento,
partendo dai giovani, che sono la categoria più svantaggiata. "Presenteremo il ddl sui giovani a prima firma Toccalini in settimana in Parlamento, con una flat tax al 5%" per i neo assunti", ha spiegato il sottosegretario
Claudio Durigon, parlando della proposta della Lega per recuperare il potere d'acquisto.
La nuova proposta contrattuale
si rivolge ai giovani under 30 e prevede una
flat tax al 5% per i neoassunti under 30,
con redditi annuali sino a 40.000 euro, valida per per cinque anni dall'assunzione o dalla trasformazione del contratto a tempo indeterminato. Sono previste anche
agevolazioni per favorire il rientro dei cervelli in Italia per gli
under 36. A favore delle
imprese che assumono giovani è pensata una
decontribuzione per tre anni.
E' prevista poi una
rivalutazione dei salari all'inflazione su base annuale, quindi non agganciata al rinnovo contrattuale, che sarebbe
pari al 2% in caso di inflazione al 3% o superiore e proporzionata all'indice di inflazione se questa è più contenuta. Il sottosegretario all'Economia Federico Freni aveva già spiegato che l'aumento del salario al costo della vita è
previsto da alcuni contratti, come quello die metalmeccanici e significherebbe semplicemente
"estendere questa best practice" agli altri contratti.
La proposta leghista si discosta da quella di
Fratelli d'Italia, che prevede la defiscalizzazione dell'aumento dei contratti collettivi per tre anni.
"C'è un tema di coperture da trovare" - ha preso le distanze
Walter Rizzetto, presidente della Commissione Lavoro della Camera - "Non vorrei però che si arrivasse a una sorta di ingorgo, perché ricordiamoci che c'è la delega salari che è già stata votata dalla Camera nel dicembre 2023 e che sta per terminare il suo iter al Senato".