“Il governo Meloni ha posto il lavoro al centro della propria agenda politica, considerandolo non solo un mezzo di sostentamento, ma un elemento fondamentale di dignità e coesione sociale. In contrapposizione a politiche assistenzialiste del passato, l'esecutivo ha implementato politiche attive del lavoro che hanno portato a un aumento di oltre un milione di occupati dal suo insediamento nell'ottobre 2022, secondo i dati Istat". Lo ha affermato
Marta Schifone, deputato di Fratelli d’Italia in Commissione Lavoro a Montecitorio, nel corso del forum
“Le politiche attive del lavoro: complessità degli incentivi all’assunzione" promosso dall’Ugdcec di Napoli, che si è svolto all’Ordine dei dottori commercialisti e degli esperti contabili di Napoli, presieduto da Eraldo Turi.
"Questo incremento ha coinvolto in particolare giovani e donne, con una significativa riduzione del tasso di inattività. Il governo ha mantenuto l'impegno di fornire opportunità anche a coloro che erano stati esclusi dal mercato del lavoro, promuovendo misure che valorizzano il tessuto produttivo nazionale e i suoi lavoratori, sottolineando che la ricchezza del Paese risiede nella sua forza lavoro e non esclusivamente nell'intervento statale”.
“Il ruolo del commercialista - ha sottolineato Vincenzo Piccirillo, presidente dell’Unione giovani dottori commercialisti partenopei - è fondamentale nell'ambito delle politiche attive del lavoro, in particolare nel Mezzogiorno, dove persistono storiche difficoltà occupazionali. Oltre a fornire consulenza tecnica, i commercialisti possono offrire preziosi contributi alle istituzioni, suggerendo soluzioni innovative per incentivare le assunzioni e sostenere le imprese locali. È essenziale che i professionisti del settore collaborino tra loro, creando reti che facilitino la condivisione di conoscenze e la risoluzione di problematiche comuni. Questa sinergia - ha aggiunto - non solo aiuta a chiarire dubbi interpretativi, ma contribuisce anche a semplificare i rapporti tra imprese, lavoratori e pubbliche amministrazioni, rendendo più efficiente l'interazione
con gli enti pubblici e favorendo un ambiente lavorativo più dinamico e inclusivo”.Carolina Rumboldt, consigliere di Giunta dell’Ungdcec, ha sottolineato l'importanza degli incentivi all'occupazione, annunciando che a Napoli si terrà il primo evento in presenza organizzato dalla Commissione Lavoro della giunta nazionale. Ha evidenziato come l'area del lavoro sia sempre stata al centro dell'attenzione dell’Unione giovani commercialisti, rappresentando una specializzazione trasversale che include anche gli incentivi all'occupazione. Questa specializzazione abbraccia ambiti apparentemente distanti, come la gestione delle crisi e il diritto penale,
analizzando le criticità esistenti e promuovendo nuove proposte.Sulla stessa lunghezza d’onda
Enrico Carrieri, referente area lavoro Ugdcec Napoli ep residente Commissione Ungdcec: “Esistono strumenti volti a incentivare un'occupazione stabile e di qualità; tuttavia, non sempre il legislatore riesce a renderli efficaci su tutto il territorio nazionale. In qualità di professionisti, ci impegniamo a supportare gli imprenditori nell'ambito delle politiche attive del lavoro, affinché possano attuare tutte le misure previste dal governo”.
Ai lavori, introdotti da
Angela Labattaglia (vicepresidente dell’Odcec di Napoli) e moderati da Massimiliano Dell’Unto (delegato di Giunta dell’Ungdcec), hanno partecipato anche Ciro Agorini (direzione coordinamento metropolitano dell’Inps), Luigi Salvatori (vicepresidente dell’Unione Industriali di Napoli), Francesco Mazzella (presidente Confprofessioni di Napoli), Maurizio Del Conte (ordinario di di Diritto del Lavoro all’Università Bocconi), Gaetano Panico (segretario Ugl-Utl Napoli) e Alberto Bagnaro (direttore Centro Studi Gestor Job). Le conclusioni sono state affidate a Giuseppe Di Gioia (Commissione Undcec).