"Arriviamo a questo ottantesimo compleanno con la responsabilità e l'orgoglio di rappresentare la parte maggioritaria delle imprese italiane, quel terziario di mercato che sostiene gran parte dell'occupazione e alimenta innovazione e sviluppo". Così il presidente di Confcommercio,
Carlo Sangalli, all'evento inaugurale per gli 80 anni della confederazione delle imprese del terziario.
"Raggiungiamo questi 80 anni consapevoli di rappresentare un modello di vita e di lavoro che dà forma alle nostre città e alle qualità del vivere comune - ha proseguito - non solo per i compiti che ci dà la Costituzione ci sentiamo parte responsabile del bene comune, costruttori di comunità, tassello indispensabile della storia del Paese. Insieme possiamo fare la differenza: sul futuro, sull'economia, sul benessere e sulla pace del nostro Paese e dell'Europa".
Sangalli ha poi ricordato le parole di Papa Francesco sulla pace e ringraziato il capo dello Stato, Sergio Mattarella: "Un'occasione eccezionale poter avere con noi, per la seconda volta in meno di un anno, il presidente Mattarella.
Permettetemi di rivolgergli ancora una volta il nostro vivissimo ringraziamento".
Confcommercio fu fondata il 29 aprile 1945 "come confederazione delle libere associazioni di commercianti, già diffuse lungo il nostro Paese - ha aggtiunto Sangalli - cominciava quella storia di popolo, iniziata nel momento in cui tante storie, personali e associative, hanno deciso di mettersi insieme. Quando siamo nati l'Italia era un Paese agricolo, diventato poi nel volgere di pochi anni un grande Paese industriale. Sotto il cappello della nostra confederazione si trovava il resto dell'economia diffusa, che talvolta stentava addirittura a riconoscersi nella dignità di impresa. La nostra storia collettiva - ha concluso - decennio dopo decennio, al commercio ha aggiunto nel nome e nell'identità anche il turismo, i servizi, i trasporti, le professioni e, infine, la cultur
a. Ci siamo scoperti, come ci ha definito proprio il presidente della Repubblica nel giugno scorso, protagonisti del divenire d'Italia".