Aeroporti di Roma ha concluso con successo il collocamento del nuovo
Sustainability-Linked bond, che collega direttamente il costo del debito ai risultati di sostenibilità raggiunti dall’azienda. L’emissione del valore di
750 milioni di euro, durata circa
7 anni, è dedicata ad investitori istituzionali.
Dopo aver emesso il Green Bond inaugurale nel 2020, e due Sustainability-Linked bonds (SLBs) rispettivamente nel 2021 – primo gestore aeroportuale al mondo - e nel 2023, ADR, società del Gruppo Mundys, consolida così la propria strategia finanziaria con una
quota complessiva di debito "ESG-labelled" che supera ormai il 74%.
L’operazione ha riscontrato un
forte interesse a livello internazionale e da parte degli operatori specializzati in investimenti ESG (Environmental, Social and Governance), con
ordini complessivi per
3 volte l’importo offerto. L’elevata
attrattività a livello internazionale del credito Aeroporti di Roma è stata testimoniata dall’ampia sottoscrizione del bond da parte di
investitori esteri, per una quota superiore all’85%. L’emissione prevede il
rimborso in un’unica soluzione in data 15 giugno 2032 (salvi i casi di rimborso anticipato) ed il pagamento di una
cedola annua a tasso fisso pari al 3,625%. Il prezzo di emissione è stato fissato in 99,574% ed il rendimento effettivo a scadenza è pari a 3,693%. In caso di
mancato conseguimento di uno o più SPTs è prevista l’applicazione di uno
step-up sulle due cedole pagabili nel 2031 e nel 2032: in particolare, step-up di 25 bps per anno in caso di mancato raggiungimento di un solo SPT o step-up di 37,5 bps per anno in caso di mancato raggiungimento di entrambi gli SPTs.
"Con questa nuova emissione rafforziamo la strategia di Sustainable Financing di ADR, a sostegno del nostro piano di investimenti volto a garantire efficienza, modernizzazione e crescita sostenibile agli aeroporti della Capitale, a beneficio del Paese e del nostro territorio", ha affermato
l’Amministratore Delegato di Aeroporti di Roma, Marco Troncone, aggiungendo "un quadro industriale e finanziario robusto e credibile ci ha permesso di
investire, dal 2013 al 2024, ben
3 miliardi di euro in opere di
rigenerazione e ampliamento degli scali di Fiumicino e Ciampino. Il mantenimento di una cornice abilitante stabile e affidabile ci consente di guardare al futuro con ambizione:
nel 2025 prevediamo investimenti per 400 milioni di euro, in crescita di oltre il 20% rispetto all’anno precedente, propedeutici al Piano di sviluppo di medio-lungo termine, che prevede un impegno di circa 9 miliardi di euro, interamente autofinanziato".
L'emissione collega il costo del debito al raggiungimento di
specifici obiettivi di sostenibilità (SPTs) legati a indicatori di performance (KPIs) relativi sia all’
azzeramento al 2030 delle emissioni di CO2 controllate direttamente da ADR
(Scope 1 e 2) che alla
riduzione delle emissioni Scope 3 per passeggero derivanti dagli aeromobili in fase di rullaggio, decollo e atterraggio (landing and take-off), entrambi con riferimento all’aeroporto di Fiumicino. Sugli Scope 1 e 2 il piano prevede il raggiungimento del
NetZero al 2030, attraverso la realizzazione di impianti fotovoltaici - come la nuova Solar Farm inaugurata lo scorso gennaio. Per quanto riguarda invece lo Scope 3, l’obiettivo di sostenibilità prevede una riduzione del 18,9% al 2030, rispetto alla baseline del 2024, delle emissioni di CO2 per passeggero, promuovendo iniziative per supportare programmi di decarbonizzazione delle compagnie aeree. ADR è tra i pochi aeroporti al mondo ad aver assunto impegni nella riduzione di emissioni Scope 3 legate a fonti aeronautiche.
Queste iniziative rientrano
all’interno della strategia ESG della Capogruppo Mundys i cui obiettivi sono stati
certificati da SBTi (Science Based Target Initiative), in linea con lo scopo di mantenere il riscaldamento globale entro una traiettoria di 1.5°C, il target più ambizioso previsto dal suddetto protocollo, oggi adottato da pochi gruppi attivi nel settore aeroportuale.
L’operazione è stata guidata da un sindacato di banche che ha visto coinvolte, in qualità di “joint bookrunners” del collocamento, Banca Akros, Barclays, BNP Paribas CIB, Crédit Agricole CIB, IMI-Intesa Sanpaolo, Mediobanca, Natixis, Société Generale e UniCredit (B&D). Tra queste, Crédit Agricole CIB ha agito anche in qualità di “Sole Sustainability Structuring Agent”.